Vini in vendita: Château Tertre Roteboeuf

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Photo d'arrière plan en noir et blanc montrant la lumière du soleil à travers des vignes

Château Tertre Roteboeuf

Alla fine degli anni '70, François Mitjavile ha preso in mano le redini della tenuta che sua moglie Emilie aveva ereditato dal padre. Il vigneto, che all’epoca si chiamava Château du Tertre, aveva perso da tempo il suo lustro e la sua fama. La viticoltura è presente in quest'area fin dall'epoca romana, gli edifici invece (cantina e abitazioni) risalgono alla fine del XVII secolo. La tenuta è anche citata nell'edizione del 1929 della guida Féret, la “bibbia” dei vigneti bordolesi. François Mitjavile ribattezza la tenuta Le Tertre Roteboeuf, aggiungendo al nome originario quello di un lieu-dit in cui si trova il vigneto: "Roteboeuf", in francese antico, esprime la fatica dei buoi che salivano sulla collina, arida e dura. Questo terroir è unico: piantate ai margini del pendio, non lontano dallo Château Pavie, le vigne crescono su terreni aridi, arroventati e seccati dal caldo estivo. Allievo di Emile Peynaud, François Mitjavile decide di risvegliare questa "bella addormentata" applica antiche tecniche ormai dimenticate. Primo della regione a reintrodurre l'inerbimento permanente, decide in seguito di ridurre l'altezza delle vigne per consentire al frutto di sfruttare al meglio il calore del sole. Dopo la vinificazione, i vini subiscono un meticoloso invecchiamento di 22 mesi, scandito da frequenti travasi. Il successo non tarda ad arrivare: la degustazione dell'annata 1982 porta subito questo vino al livello dei più grandi cru della regione, con il suo gusto fruttato e la sorprendente evoluzione degli aromi che caratterizza anche i vini più giovani.

1993
90 (Prezzo di riserva)
1990
240 (Prezzo attuale)
1998
200 (Prezzo attuale)
1990
3.000 (Prezzo di riserva)
2021
210
2020
215
1996
495
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