Vini in vendita: Gérard Boulay

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Photo d'arrière plan en noir et blanc montrant la lumière du soleil à travers des vignes
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Gérard Boulay

Con discrezione, dai primi anni 2000, Gérard Boulay è entrato a far parte dell'élite dei viticoltori di Sancerre, costituita da Cotat, Vatan e Vacheron. I suoi bianchi, puri e cristallini, capaci di invecchiare bene, riflettono con forza ed eleganza l'identità del loro terroir. Per questo, il viticoltore non risparmia sforzi, conducendo la vigna con rigore e seguendo le vinificazioni in modo meticoloso. Il risultato si vede ed è straordinario.

La famiglia Boulay coltiva la vigna a Chavignol dal 1310. Questo borgo situato nel cuore della denominazione Sancerre, è caratterizzato dalla presenza di pendii scoscesi. Si trovano in questa zona Les Monts Damnés, Les Culs de Beaujeu o La Grande Côte. Nomi che inevitabilmente dicono qualcosa se si sono già assaggiati i vini di François Cotat. Gérard Boulay è a capo di una tenuta di 11,5 ettari di vigneti, metà di proprietà e metà in affitto. Due ettari sono dedicati alla produzione di vini rossi e rosati e il resto ai vini bianchi. Gérard Boulay è uno dei rari viticoltori della denominazione Sancerre a lavorare i terreni. In vigna, utilizza un cingolato nelle zone più ripide, 1,5 ettari a Culs de Beaujeu, 1,8 a Monts Damnés e mezzo ettaro nella Grande Côte. I pendii sono sistematicamente inerbiti per combattere l'erosione. Nei cru le vendemmie si svolgono manualmente, mentre negli altri terroir una buona parte delle uve sono vendemmiate in modo meccanico. I trattamenti in vigna sono ridotti al minimo: niente pesticidi, niente prodotti chimici antiparassitari, niente fertilizzanti chimici. L'azienda utilizza un po' di compost organico, ma non per aumentare le rese. I vini sono vinificati con lo stesso spirito: i lieviti sono ovviamente indigeni, la svinatura viene effettuata a fine fermentazione e il vino viene lasciato sulle fecce fini. La solforosa è utilizzata in minima quantità e il vino riposa in botti da 300 litri o in tini smaltati o di acciaio inox. Questa tenuta è una delle più belle realtà della denominazione, è particolarmente rinomata per la purezza dei suoi vini, che esprimono perfettamente la diversità dei terroir di Chavignol.

2022
42
2020
28
2023
23
2022
39
2020
45
2022
39
2021
42
2003
50
2013
84 (Prezzo di riserva)
2010
30 (Prezzo di riserva)
2016
90 (Prezzo di riserva)
2016
30 (Prezzo di riserva)
2020
36 (Prezzo di riserva)
2020
27 (Prezzo di riserva)
2017
27 (Prezzo di riserva)
2020
32 (Prezzo di riserva)
2020
81 (Prezzo di riserva)
2020
41 (Prezzo di riserva)
2019
36 (Prezzo di riserva)
2018
32 (Prezzo di riserva)
2019
27 (Prezzo di riserva)
2023
1990
Tutti gli indici per: Gérard Boulay

L’OPINIONE DELLA CRITICA…

BETTANE & DESSEAUVE

LA REVUE DU VIN DE FRANCE

"I vini sono integri, generosi, caratterizzati da una concentrazione esemplare, che ne favorisce l'invecchiamento, in particolare il purissimo Comtesse e il notevole rosso Oriane, anche dopo vent’anni capace di essere stupefacente”