• Indifférent 15/20

È difficile dare un giudizio globale sulla qualità dei vini del Beaujolais del 2016, dal momento che l’annata è stata eterogenea. In diverse denominazioni, anche tra le più conosciute come Fleurie, Morgon e Chiroubles, l’annata è stata segnata dalle forti grandinate del 27 maggio e del 24 giugno. In alcune tenute, soprattutto a Fleurie, è andato perso tra il 50 e il 90% del raccolto! In altre zone invece, molti viticoltori hanno avuto una delle più abbondanti vendemmie degli ultimi anni. Il sole di agosto e delle prime due settimane di settembre ha garantito buone condizioni sanitarie per la vendemmia, ma i produttori che hanno lasciato troppi grappoli nei vigneti non sono riusciti a ottenere una maturità soddisfacente delle uve. Nelle aree colpite dalla grandine, le scarse quantità di vino prodotte sono risultate di qualità piuttosto buona, visto che le uve “sopravvissute” erano concentrate e avevano raggiunto un bel grado di maturazione.
Nelle zone in cui le rese sono state elevate i viticoltori meno attenti hanno prodotto vini non molto concentrati e con poco carattere.
Morgon, forse attualmente il cru di migliore qualità sia per le peculiarità dei terroir sia per i molti viticoltori particolarmente esperti, ha prodotto ottimi vini nel 2016, più delicati e più “classici” rispetto ai vini ricchi del 2015, che invecchieranno senz’altro con molta grazia.
Nel Beaujolais anche le denominazioni Brouilly e soprattutto Côte de Brouilly hanno avuto un’ottima annata 2016, grazie al clima soleggiato che ha garantito una maturazione omogenea. Rispetto al 2015, le due AOC hanno prodotto vini più eleganti che presentano quasi sempre un intenso carattere fruttato.
Nelle altre denominazioni servirà maggiore cautela e prima dell’acquisto sarà d’obbligo la degustazione. I vini infatti sono molto eterogenei e a causa dei danni provocati dalla grandine le rese sono estremamente limitate, soprattutto a Chiroubles, Reigné e Fleurie.