Benvenuti, cari amatori, nella nostra selezione di vini di Bordeaux.
Bordeaux è senza dubbio la regione viticola più nota al mondo, tanto che la città, epicentro dei vigneti della Gironda, viene spesso definita come la capitale mondiale del vino. Si dice che i primi vigneti vi siano apparsi intorno al I secolo d.C. e dall'epoca romana fino ai giorni nostri, questi vini hanno avuto un’influenza nel mondo intero. Ti proponiamo qui una selezione eclettica che rappresenta al meglio la diversità dei vini bordolesi: troverai i grandi classici, i vini più prestigiosi, i Grand Cru Classé e i grandi vini da invecchiamento, ma anche alcune gemme che rappresentano la nouvelle vague bordolese, vini biologici, biodinamici e naturali, vini che sono spesso più morbidi, fruttati e armonici e che non richiedono necessariamente un lungo periodo di invecchiamento.
Le prime tracce dei vigneti bordolesi risalgono all’epoca gallo-romana, quando i Bituriges Vivisques (un popolo celtico che si trasferì dalla Bretagna nella regione di Burdigala - Bordeaux in latino - e le cui prime menzioni risalgono al passaggio tra il I secolo a.C. e il II secolo d.C.), svilupparono la viticoltura sulle rive della Garonna e sui pendii della riva destra (rive droite). La realizzazione di questo impianto è stata resa possibile dalla Biturica, un vitigno resistente alle temperature invernali e antenato del Cabernet, mentre fino ad allora l'uso di varietà meridionali aveva reso impossibile la coltivazione della vite oltre il sud-ovest e l'Hermitage, nella valle del Rodano. Tra il VI secolo a.C e il I secolo d.C., da quando i navigatori greci e fenici introdussero la vite nella Gallia meridionale attraverso il porto di Marsiglia, la viticoltura era praticata essenzialmente nel mediterraneo.
Plino il Vecchio, Columella e Ausonio già decantavano i vini della regione. Ausonio (310-385 circa), che più tardi, nel XVIII secolo, ispirò il nome dell'omonimo château, non fu solo il primo autore a menzionare la viticoltura bordolese, ma fu anche uno dei primi viticoltori rinomati della regione. Si riferisce ai vigneti di Bordeaux nei suoi poemi "De herediolo" (Per il mio piccolo podere), "Mosella" (Sulla Mosella) e "Ordo urbium nobilium" (Ordine delle città famose), in cui definisce le rive della Garonna come luoghi ricchi di viti, il che suggerisce che la viticoltura era già diffusa in quel periodo, ma non abbiamo testimonianze precedenti. Sembra probabile che la comparsa della vite nella regione di Bordeaux sia avvenuta tra il II e il III secolo d.C. In ogni caso, da quel momento in poi, lo sviluppo della vite non ha fatto che aumentare.
Il periodo successivo alla caduta dell'Impero Romano è piuttosto oscuro per quanto riguarda la viticoltura bordolese. Molto probabilmente il suo sviluppo è stato progressivo.