"Un Second Cru di prim'ordine". Così l'ha meravigliosamente definito la rivista Wine Spectator qualche anno fa, ma la formula è ancora perfettamente valida! Maggiori informazioni
Château Pichon Longueville Comtesse de Lalande 2ème Grand Cru Classé si serve ad una temperatura di 16°C. Si abbina perfettamente con i seguenti piatti: Canard sauvage, Noisette dagneau, Canard aux figues.
Consumo ideale: A boire jusqu'en 2020
L'opinione della critica…
(...) Ce vin exquis tient du merlot un caractère de chocolat de café et de cerise qui accompagne à merveille les arômes complexes de cassis et de mûre issus du cabernet sauvignon et du cabernet franc. Avec sa robe opaque de couleur rubis-poupre tirant sur le noir, il exhale des arômes flamboyants et sensuels de pain grillé, de fruits noirs et de cèdre. Exquis, très corsé et multidimentionnel, il se dévoile en bouche par paliers. (...) il pourrait s'imposer comme l'une des réussites du millésime. Source : Robert Parker (3/98)
Oltre a una predominanza di cabernet sauvignon - garanzia di longevità-, i 75 ettari di vigne che compongono la tenuta sono coltivati in larga parte anche con merlot, che conferisce al vino una notevole morbidezza, soprattutto da giovane. Il Grand Vin di Pichon Comtesse combina così meravigliosamente la concentrazione di un Pauillac con dei tannini fini ed eleganti. Il suo eccezionale terroir, che si affaccia sulla Gironda, gli permette di resistere meglio agli inverni rigidi e alle estati molto calde. Nella cerchia ristretta dei più grandi Bordeaux. Da degustare dopo 10-30 anni di invecchiamento.
«Un Second Cru de Première Classe» («Un Secondo Cru di Prima Classe»). Quale migliore espressione di quella utilizzata dalla rivista Wine Spectator per descrivere Château Pichon Lalande! Quest'ultimo è nato nel 1850, dalla divisione dell'originario Château Pichon Longueville, quando il proprietario stabilì l'eredità della sua prole. Suo figlio prese le redini dell’attuale Pichon Longueville Baron, mentre sua figlia Virginie, moglie del conte de Lalande, ricevette l'altra parte della proprietà, che prese così il nome di: «Comtesse de Lalande». Donna dal carattere forte, e appassionata di vino, Virginie ha consolidato lo sviluppo e ha portato alla consacrazione la tenuta. È restata di proprietà della famiglia fondatrice fino al 1925, quando è stata acquistata da Edouard e Louis Miailhe.
Dal 1978 al 2007, un’altra grande donna ne ha tenuto le redini: May-Eliane de Lencquesaing, figlia di Edouard Miailhe. Grand Chancelier de l'Académie du Vin de Bordeaux, era soprannominata «la Générale», in riferimento alla carriera militare del marito. L’impronta femminile, lasciata un secolo prima dalla contessa, non poteva trovare un’eco migliore. Del resto, il percorso appassionato testimoniato da Pichon Lalande, è tutt'altro che estraneo alla tenerezza e all'affetto che gli estimatori hanno sempre dimostrato nei confronti dei vini della tenuta. La proprietà è stata acquistata nel 2007 dalla famiglia Rouzaud, che possiede, tra le alte, la maison di Champagne Roederer.
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