• Indifférent 16/20

La Languedoc ha sofferto la siccità e le grandinate, ma anche le piogge sopraggiunte durante la vendemmia, che in alcune zone hanno diluito le uve. Complessivamente i vini i bianchi, freschi e profumati, sono ottimamente riusciti, mentre i rossi sono più eterogenei (soprattutto nelle regioni di Corbières e Terrasses du Larzac). I migliori sono precoci e raffinati, con gradazione moderata. I migliori successi si registrano a Faugères, nel Minervois e a Pic Saint-Loup.br>
Il vigneto del Roussillon ha ottenuto risultati migliori rispetto al suo vicino, pur avendo risentito della siccità che ha danneggiato le giovani viti, più sensibili allo stress idrico in quanto le loro radici riescono ad affondare meno nel terreno. Ma le piogge sono state meno numerose al momento della vendemmia, e la tramontana ha permesso di seccare i settori umidi e di concentrare il succo (ciò a fronte di un netto calo dei rendimenti, ma d’altronde non si può avere tutto!). Vendemmia nel complesso sana e bacche con una bella concentrazione. La qualità è perciò all’altezza delle aspettative, con vini equilibrati e poco alcolici. I rossi sono fruttati, freschi e piacevolmente armoniosi, e anche se all’apparenza sembrano leggermente più morbidi del solido, non sono privi di concentrazione. I bianchi si collocano una spanna al di sotto, sono freschi ma mancano leggermente di maturità e di complessità aromatica.