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La terra di origine di questa varietà è la Francia. Il termine “chardonnay” viene dal nome di un piccolo borgo dell’Haut-Mâconnais... a meno che non sia il contrario, perché in realtà le origini di questo vitigno restano dubbie. Sapevi che i vitigni all’origine dello Chardonnay sono stati scoperti solo dieci anni fa? Va ad alcuni ricercatori dell’Università di Davis in California il merito di aver decodificato il patrimonio genetico di questa varietà risalendo alle sue origini. Questo vitigno è nato dall’incrocio di due varietà: l’aristocratico Pinot e il più popolare Gouais, un vitigno del Medioevo, oggi ancora presente nel Canton Vallese in Svizzera.
Lo Chardonnay è apparso in Francia solo all’inizio del XX secolo! Infatti in Borgogna, dove si ritrovano le prime tracce di questo vitigno, fino alla fine del XIX secolo erano presenti solo Pinot Blanc e Beurrot (Pinot Gris). Oggi lo ritroviamo naturalmente in questa regione, in particolare a Chablis, ma anche nella Champagne, nel Languedoc e ad altre latitudini (Cile, Argentina, California, Australia).
Questo vitigno internazionale produce vini di qualità in numerose regioni del mondo e la superficie che occupa si sta espandendo notevolmente negli ultimi anni. Si tratta, infatti, dell’ottavo vitigno più coltivato al mondo, con oltre 150.000 ettari*. È presente soprattutto negli Stati Uniti, persino più che in Francia (poco più di 35.000 ettari).
Tuttavia, sebbene lo Chardonnay dia origine a buoni vini in tutti i luoghi in cui è coltivato, solo i terroir calcarei della Borgogna (in particolare Montrachet, la collina di Corton, Chablis e Pouilly-Fuissé) danno vita ai vini migliori e più adatti all’invecchiamento.
* Dati di P. Galet (2001) – Fonte: www.chardonnay-du-monde.com