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Una delle migliori tenute dello Jura ci presenta un Savagnin straordinario, secco e non ossidativo. Maggiori informazioni
François Ganevat è noto per l’estremo rigore con cui produce i suoi vini bianchi di savagnin. La cuvée Montferrand proviene da vecchie vigne piantate in terreni di marne del Giurassico Inferiore. Al contrario dei vin jaune tipici di questa regione, questo vino bianco invecchia in botti ouillé, cioè con un minimo di contatto del mosto con l’aria e l’ossidazione.
Questo Savagnin secco, schietto e generoso affascina gli intenditori grazie al suo bouquet in cui prevalgono i sentori di frutta a guscio: note delicate di noci, mandorle e nocciole. Le gradevoli note di frutti gialli (pesca, albicocca) e di pasticceria conferiscono rotondità al vino, già dotato di un profilo armonioso. Il finale sapido conclude l’esperienza straordinaria di questo vino avvolgente.
Sebbene sia ottimo già da giovane, questo vino migliora ulteriormente dopo qualche anno di invecchiamento in cantina, per raggiungere il proprio apice dopo circa cinque anni.
Côtes du Jura Montferrand savagnin Anne et Jean-François Ganevat si serve ad una temperatura di 12°C. Si abbina perfettamente con i seguenti piatti: Comté 36 mois, Médaillons de veau aux morilles, Cari d'agneau.
François Ganevat è noto per l’estremo rigore con cui produce i suoi vini bianchi di savagnin. La cuvée Montferrand proviene da vecchie vigne piantate in terreni di marne del Giurassico Inferiore. Al contrario dei vin jaune tipici di questa regione, questo vino bianco invecchia in botti ouillé, cioè con un minimo di contatto del mosto con l’aria e l’ossidazione.
Questo Savagnin secco, schietto e generoso affascina gli intenditori grazie al suo bouquet in cui prevalgono i sentori di frutta a guscio: note delicate di noci, mandorle e nocciole. Le gradevoli note di frutti gialli (pesca, albicocca) e di pasticceria conferiscono rotondità al vino, già dotato di un profilo armonioso. Il finale sapido conclude l’esperienza straordinaria di questo vino avvolgente.
Sebbene sia ottimo già da giovane, questo vino migliora ulteriormente dopo qualche anno di invecchiamento in cantina, per raggiungere il proprio apice dopo circa cinque anni.
Jean-François Ganevat è l’antico maître de chai (mastro cantiniere) di Jean-Marc Morey a Chassagne-Montrachet. Una volta terminata questa esperienza, nel 1998 decide di tornare nello Jura e di prendere in mano le redini della tenuta di famiglia. Il vigneto oggi si estende su una superficie di 13 ettari e comprende numerosi vitigni, viene coltivato secondo i principi dell’agricoltura biodinamica (senza certificazione) e naturale, e operando una selezione parcellare (la tenuta produce una cinquantina di cuvée). Le vigne, relativamente vecchie e provenienti da selezioni massali, sono tenute con estrema cura. Le rese sono basse e in cantina la vinificazione è estremamente delicata. Alcuni rossi vengono fatti invecchiare all’interno di anfore e raggiungono un livello altissimo. Questa tenuta rappresenta una delle maggiori rivelazioni degli ultimi anni tra i vini dello Jura, e la sua produzione rara è molto apprezzata dagli appassionati.
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