• Indifférent 17/20

Come ogni anno ricordiamo che la qualità di un’annata molto recente è sempre più difficile da valutare nella Champagne rispetto ad altre regioni perché, per definizione, lo Champagne è commercializzato diversi anni dopo la vendemmia. In un primo momento, quindi, possiamo solo offrire valutazioni provvisorie dell’annata, basate essenzialmente sulle condizioni climatiche dell’anno e sulla degustazione dei vin clair, prima della loro trasformazione in Champagne.
Gelo, grandine, pioggia, malattie… il 2016 non è stato un anno semplice per la Champagne! Se a settembre non ci fossero state giornate così belle, si sarebbe rischiata una catastrofe. Le prime degustazioni sembrano mostrare che i Pinot Meunier della Vallée de la Marne saranno di ottima qualità nel 2016, come anche i Pinot Noir della Montagna di Reims. Sembra che per entrambi la delicatezza prevarrà sulla potenza. Per gli Chardonnay è andata meno bene. Sebbene le uve di questo vitigno siano state raccolte dopo i Pinot Noir e i Meunier, cosa abbastanza eccezionale, spesso i livelli di maturità non sono ottimali. Tuttavia, bisognerà assaggiare questi vini dopo la commercializzazione, quando saranno stati trasformati in Champagne. Una lunga maturazione sur lattes, infatti, può permette ai futuri Champagne di evolversi notevolmente.