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Unico vino bianco della tenuta, questo Châteauneuf-du-Pape è estremamente raro anche in Francia. Impossibile lasciarsi scappare questa cuvée di alta gamma, che rivela armoniosamente i suoi aromi floreali e fruttati. Maggiori informazioni
Cuvée relativamente poco conosciuta, poiché è poco distribuita anche in Francia, questo Châteauneuf-du-Pape Blanc è molto amato all'estero, dove i critici hanno già messo gli occhi su questa piccola tenuta del Rodano. Assemblaggio di roussanne e clairette coltivate su un terroir di galets roulés, questo Châteauneuf-du-Pape Blanc è stato vinificato e affinato in vasche di acciaio inox senza svolgere la malolattica. Una cuvée di altissimo livello, che si svela con armonia e stile. Si presenta con una veste colore giallo paglierino, profumi floreali, fragranze di agrumi, un sorso agrumato e connotato da cenni di frutti esotici. Assolutamente divino con il pesce o, più semplicemente, con del formaggio di capra.
Châteauneuf-du-Pape Le Vieux Donjon Michel Lucien si serve ad una temperatura di 13°C. Si abbina perfettamente con i seguenti piatti: Terrine de lapin, Tajine dagneau aux figues et abricots.
Cuvée relativamente poco conosciuta, poiché è poco distribuita anche in Francia, questo Châteauneuf-du-Pape Blanc è molto amato all'estero, dove i critici hanno già messo gli occhi su questa piccola tenuta del Rodano. Assemblaggio di roussanne e clairette coltivate su un terroir di galets roulés, questo Châteauneuf-du-Pape Blanc è stato vinificato e affinato in vasche di acciaio inox senza svolgere la malolattica. Una cuvée di altissimo livello, che si svela con armonia e stile. Si presenta con una veste colore giallo paglierino, profumi floreali, fragranze di agrumi, un sorso agrumato e connotato da cenni di frutti esotici. Assolutamente divino con il pesce o, più semplicemente, con del formaggio di capra.
La tenuta è stata fondata da Marcel Michel, padre di Lucien Michel, il quale ha lasciato gradualmente le redini alla figlia Claire (arrivata in azienda nel 2007). Per lungo tempo la proprietà ha venduto i suoi vini ai potenti commercianti della regione, ma a partire dal 1966, la famiglia Michel inizia a imbottigliare il vino della propria tenuta. Lucien Michel e la moglie Marie-José prendono le redini dell’azienda nel 1979. Il vigneto del Vieux Donjon occupa 15 ettari, di cui 14 destinati ai rossi e uno solo ai bianchi. I due terzi del vigneto rosso si trovano su un classico terroir di ciottoli, il resto è distribuito su differenti tipi di terreno. L’età media delle viti supera i 50 anni, con i grenache che sono in buona parte centenari! Dal canto loro, le viti di syrah e mourvèdre raggiungono i 30 anni. I metodi di coltivazione moderni si avvicinano molto al biologico. La vinificazione si svolge in maniera assolutamente tradizionale senza l’imposizione di uno stile, e prevede l’impiego di lieviti indigeni, una diraspatura vigorosa ma non totale in base all’annata, la vinificazione in vasche di cemento e un invecchiamento di 12 mesi all’interno di grandi botti di legno. Metodo classico allo stato puro per questo Châteauneuf molto tradizionale che conquista il mondo intero, ma che curiosamente è poco diffuso in Francia. Un must della denominazione che ha mantenuto un prezzo ragionevole.
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