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Un Côtes-du-Roussillon che bilancia alla perfezione la freschezza del frutto e un sorso delicato; sintesi di terreni argillosi e della macchia mediterranea. Maggiori informazioni
Hervé Bizeul si è stabilito nella Valle dell'Agly nel 1997 dopo aver lavorato come sommelier, ristoratore e scrittore nel settore enologico e lifestyle. Fu sedotto da questo terroir composto da una grande varietà di suoli.
La sua cuvée Les Sorcières è molto nota nella versione rossa, ma esiste anche in bianco. Si tratta di un assemblaggio di vitigni tipici del sud della Francia come grenache blanc, vermentino, roussanne e macabeu. È dotata di un colore dorato pallido con riflessi verdi e il suo bouquet, complesso e intenso, esprime aromi di fiori bianchi, frutti a polpa bianca e agrumi. Il palato, fresco e fruttato, è avvolto da una struttura morbida. Il finale è caratterizzato da note di agrumi e da una bella vivacità. Un vino ideale per l'aperitivo o per accompagnare i frutti di mare.
Côtes du Roussillon Clos des Fées Les Sorcières Hervé Bizeul si serve ad una temperatura di 12°C. Si abbina perfettamente con i seguenti piatti: Burrata, Calamars frits, Bavarois au céleri.
Hervé Bizeul si è stabilito nella Valle dell'Agly nel 1997 dopo aver lavorato come sommelier, ristoratore e scrittore nel settore enologico e lifestyle. Fu sedotto da questo terroir composto da una grande varietà di suoli.
La sua cuvée Les Sorcières è molto nota nella versione rossa, ma esiste anche in bianco. Si tratta di un assemblaggio di vitigni tipici del sud della Francia come grenache blanc, vermentino, roussanne e macabeu. È dotata di un colore dorato pallido con riflessi verdi e il suo bouquet, complesso e intenso, esprime aromi di fiori bianchi, frutti a polpa bianca e agrumi. Il palato, fresco e fruttato, è avvolto da una struttura morbida. Il finale è caratterizzato da note di agrumi e da una bella vivacità. Un vino ideale per l'aperitivo o per accompagnare i frutti di mare.
Prima di dedicarsi alle viti, alle mura e alle terre del Clos des Fées, Hervé Bizeul aveva fatto molti viaggi nel mondo del vino, come sommelier, come giornalista, ma soprattutto come figlio delle terre aspre e fiere del Roussillon. Un giorno, alla fine degli anni '90, di fronte a questo deserto di garighe, questi muri a secco, queste viti piantate a colpi di piccone tra lecci dai rami torturati, decise di seguire fino in fondo la sua passione per il vino diventando lui stesso un viticoltore.
Hervé Bizeul raggiungerà rapidamente il successo grazie al suo lavoro nelle vigne ma anche alla formidabile energia dedicata alla vendita e promozione del suo vino, con una forte sensibilità nell'interazione che spesso manca ai viticoltori, solitari e poco abituati alle relazioni commerciali. Questo successo gli ha permesso di vivere bene e di sviluppare la sua tenuta acquistando nuovi appezzamenti vitati o da piantare, assumendo personale, acquistando attrezzature sempre più avanzate e continuando a partecipare alle fiere francesi e mondiali per promuovere i propri vini e quelli della sua regione. Hervé Bizeul non ha però abbandonato la sua passione per la scrittura, anzi, oggi è uno dei collaboratori più prolissi della blogosfera.
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