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Un modello unico nel suo genere, con una struttura potente e ricca di sapori, ritmata da una tensione straordinaria. La quintessenza dello stile Bollinger, in tutta la sua complessità, eleganza e raffinatezza. Maggiori informazioni
Special Cuvée Brut Bollinger si serve ad una temperatura di 8°C. Si abbina perfettamente con i seguenti piatti: Sushis et sashimis, Chapon farci aux champignons, Homard grillé au sabayon de champagne .
Consumo ideale: A boire
L'opinione della critica…
"Coup de ♥ de l'année : Le Spécial Cuvée continue à se livrer dans un style large et mûr en bouche. Il demeure néanmoins très savoureux et bien construit. Un champagne joliment patiné par ses vins de réserve.", RVF 2017
Questa Special Cuvée non millesimata è prodotta solo in determinate annate. Parliamo di un modello unico nel suo genere, con una struttura intensa e ricca di sapori, ritmata da una tensione straordinaria. Lo stile Bollinger si esprime appieno in questo assemblaggio, dove l’intensità e l’eleganza dei migliori pinot noir della Montagna di Reims incontrano la freschezza delicata degli chardonnay e le note fruttate dei meuniers. Questo champagne con basso tenore zuccherino è prodotto prevalentemente con vini Riserva fermentati in vecchie botti di rovere o in piccole vasche d’acciaio. La cuvée viene poi successivamente invecchiata per tre anni in cantina.
"Prima di essere un grande Champagne, Bollinger è innanzitutto un grande vino". È innegabile, esiste uno spirito Bollinger, certamente nei vini, ma anche ad Aÿ. La dedizione e la serietà delle persone che lavorano alla creazione di questi grandi vini, contribuiscono in modo determinante al loro successo. Bollinger è anche una delle rare maison di Champagne che dalla sua creazione, nel 1829, ha conservato un carattere familiare. La maison è stata fondata da Athanase de Villermont, che aveva ereditato dei vigneti in Champagne, Joseph Bollinger, un commerciante di origine tedesca e Paul Renaudin, originario della Champagne e appassionato di vini. Le famiglie Bollinger e Villermont unirono i loro destini insieme alla loro professione, con il matrimonio di Joseph Bollinger e Louise-Charlotte, figlia di Athanase. I loro figli erediteranno poi la maison. La proprietà gestisce un vigneto di 163 ettari situato, per oltre l'80%, in territori classificati come Grand e Premier Cru, e fornisce oltre il 60% del fabbisogno di uva. Una delle particolarità di questa maison è il ruolo preponderante del pinot noir, che dona una bella vinosità agli champagne. Un'altra particolarità della maison: parte dei vini di riserva fermentati in legno è poi conservata in magnum con tappo in sughero, dai 5 ai 12 anni, prima di essere utilizzata negli assemblaggi. Infine, per quanto riguarda la gestione, Ghislain de Mongolfier ha passato il testimone nel settembre 2007 a Jérôme Philipon che ha lavorato nella scia del suo predecessore, pur imprimendo il suo stile, fino a gennaio 2017. L’esperienza è stata ben trasmessa, non c'è dubbio che il marchio continua a brillare nel cielo stellato della Champagne.
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