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Justine, la proprietaria della tenuta, ci propone un bel vino corposo con un finale leggermente speziato. Maggiori informazioni
Justine ha ripreso le redini di questa tenuta familiare che ha visto succedersi undici generazioni. Questo Nuits-Saint-Georges - frutto del savoir-faire della viticoltrice – si rivela in un registro intenso, strutturato da tannini avvolgenti. All’olfatto, le note di frutti rossi e neri si coniugano a sentori speziati. Questo vino al contempo strutturato, profondo e complesso si abbinerà a ricette di carattere, quasi tanniche, a base di anatra o fagiolini. Le uve di pinot noir provengono da due parcelle distinte, ma il risultato rivela un’armonia a dir poco straordinaria. Coltivate nel rispetto dell’ambiente, le uve sono sottoposte a una vinificazione delicata in vasche di acciaio inox termoregolate: questi contenitori inerti contribuiscono a mantenere intatto il gusto del vino. Anche le temperature e la fase di fermentazione sono meticolosamente controllate per preservare le splendide caratteristiche del frutto. Dopo la fermentazione, si realizza una delicata pressatura mediante pressa pneumatica. La cuvée è infine invecchiata per un anno in barrique, con una percentuale di legno nuovo pari al 30%.
Nuits Saint-Georges Prunier-Damy si serve ad una temperatura di 15°C. Si abbina perfettamente con i seguenti piatti: Magret de canard, Haricots, Côte d'agneau .
Justine ha ripreso le redini di questa tenuta familiare che ha visto succedersi undici generazioni. Questo Nuits-Saint-Georges - frutto del savoir-faire della viticoltrice – si rivela in un registro intenso, strutturato da tannini avvolgenti. All’olfatto, le note di frutti rossi e neri si coniugano a sentori speziati. Questo vino al contempo strutturato, profondo e complesso si abbinerà a ricette di carattere, quasi tanniche, a base di anatra o fagiolini. Le uve di pinot noir provengono da due parcelle distinte, ma il risultato rivela un’armonia a dir poco straordinaria. Coltivate nel rispetto dell’ambiente, le uve sono sottoposte a una vinificazione delicata in vasche di acciaio inox termoregolate: questi contenitori inerti contribuiscono a mantenere intatto il gusto del vino. Anche le temperature e la fase di fermentazione sono meticolosamente controllate per preservare le splendide caratteristiche del frutto. Dopo la fermentazione, si realizza una delicata pressatura mediante pressa pneumatica. La cuvée è infine invecchiata per un anno in barrique, con una percentuale di legno nuovo pari al 30%.
Situata a Auxey-Duresses, la tenuta Prunier-Damy nasce dall’unione di due vigneti: gli appezzamenti della tenuta Damy (Gagnard) risalenti al 1712, e quelli della famiglia Prunier risalenti al 1840. Dal 2010, Justine Damy ha ripreso le redini dell’azienda a conduzione familiare, succedendo ai genitori Philippe e Annie. Depositaria del savoir-faire di famiglia, Justine decide di rendere omaggio ad Auxey-Duresses, una discreta denominazione della Côte de Beaune: qui, coltiva i suoi 16 ettari di vigne per produrre vini di ottima qualità che esprimono appieno le caratteristiche del loro terroir d'origine. Nel 2007, la tenuta si modernizza grazie alla costruzione di una nuova cantina. In vigna, vengono utilizzati metodi di coltivazione sostenibili e alcuni prodotti biologici, sebbene la proprietà non abbia ancora ottenuto la certificazione. Colture di copertura, rese limitate, vendemmie sempre più manuali, vinificazioni in vasche e invecchiamenti in barrique (con un’elevata percentuale di botti utilizzate). Le cuvée della tenuta si distinguono per il loro profilo autentico, morbido e armonioso. Un’ottima occasione per scoprire eccellenti vini di terroir a un prezzo accessibile...
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