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La cuvée Barbe Rac di Chapoutier offre il carattere corposo che ci si aspetta da uno Châteauneuf-du-Pape. La sua particolarità: è realizzato senza tener conto della regola dell’assemblaggio dei "tredici vitigni" della denominazione, per puntare tutto su un grenache di eccezionale morbidezza. Maggiori informazioni
La cuvée Barbe Rac nasce da vecchie vigne che hanno fino a 90 anni, piantate su un terrazzamento composto da galets roulés, caratteristico della denominazione Châteauneuf-du-Pape. Il grenache viene raccolto manualmente e accuratamente selezionato per conservare solo i migliori grappoli.
Molto sensibile all'ossidazione, quest'uva necessita d’essere vinificata in vasche di cemento chiuse per un periodo di tre settimane. Per la creazione di questa cuvée, realizzata con le uve di una singola parcella, si utilizzata solo mosto fiore (che sgronda dalle uve senza ricorrere alla pressatura). Segue un affinamento in vasca di cemento per circa 16 mesi, per affinare i tannini e far riposare il vino. Non vengono utilizzate botti in legno, in modo da preservare tutta la fragranza e la delicatezza del vino.
Alla vista si presenta di colore granato scuro e dopo qualche anno esprime profumi di spezie, fragole e cioccolato. Al palato è intenso, di buon corpo e di eccezionale lunghezza. Il potenziale d’invecchiamento del vino è pressoché infinito, nelle annate buone può arrivare fino a 70 anni...
Châteauneuf-du-Pape Barbe Rac Chapoutier si serve ad una temperatura di 16°C. Si abbina perfettamente con i seguenti piatti: Bricks à la viande, Gigot à la provençale, Terrine de grives à l armagnac.
La cuvée Barbe Rac nasce da vecchie vigne che hanno fino a 90 anni, piantate su un terrazzamento composto da galets roulés, caratteristico della denominazione Châteauneuf-du-Pape. Il grenache viene raccolto manualmente e accuratamente selezionato per conservare solo i migliori grappoli.
Molto sensibile all'ossidazione, quest'uva necessita d’essere vinificata in vasche di cemento chiuse per un periodo di tre settimane. Per la creazione di questa cuvée, realizzata con le uve di una singola parcella, si utilizzata solo mosto fiore (che sgronda dalle uve senza ricorrere alla pressatura). Segue un affinamento in vasca di cemento per circa 16 mesi, per affinare i tannini e far riposare il vino. Non vengono utilizzate botti in legno, in modo da preservare tutta la fragranza e la delicatezza del vino.
Alla vista si presenta di colore granato scuro e dopo qualche anno esprime profumi di spezie, fragole e cioccolato. Al palato è intenso, di buon corpo e di eccezionale lunghezza. Il potenziale d’invecchiamento del vino è pressoché infinito, nelle annate buone può arrivare fino a 70 anni...
La Masion Chapoutier, senza dubbio uno dei nomi di punta della Valle del Rodano, produce le sue bottiglie più pregiate sotto la denominazione Hermitage. La tenuta si estende su una superficie di 350 ettari, convertiti in agricoltura biodinamica. Attualmente è il più grande vigneto della Francia ad aver adottato questo metodo di coltivazione già dal 1999, anno in cui ha ottenuto la certificazione. Chapoutier è spesso l’ultima azienda della regione a vendemmiare, ciò allo scopo di ottenere una maturità ottimale delle uve. Il know-how aziendale è stato poi esteso ad altri vigneti: in Provenza, nel Beaujolais, a Roussillon, nella Champagne, in Alsazia, in Portogallo e persino nell’Australia del sud. La storia di famiglia ha inizio nel 1808, ma è nel 1879 che vengono definiti i contorni, quando Polydor Chapoutier acquista alcuni ettari di vigne per dar vita ad un’attività di produzione e vendita di vino. Da allora, sette generazioni si sono succedute alla guida della tenuta, fino a Michel Chapoutier. Dal 1996 tutte le etichette sono trascritte in Braille.
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