Le Pavillon non proviene da una parcella catastale, bensì da una selezione delle migliori uve dell’area di Les Bessards. Il risultato è un Hermitage ricco e ampio, perfetta rappresentazione del know-how di Chapoutier. Maggiori informazioni
Hermitage Ermitage Le Pavillon Chapoutier si serve ad una temperatura di 16°C. Si abbina perfettamente con i seguenti piatti: Chèvre affiné, Côte de boeuf braisée, Poularde truffée.
Consumo ideale: 2025-2030
L'opinione della critica…
Tasting like the concentrated blood from an aged and grilled strip steak, the 2010 Ermitage Le Pavillon boasts a black/purple color along with creme de cassis, camphor, pen ink, white flower and lead pencil shaving characteristics in its massive, full-bodied personality. It almost defies description because of its ethereal concentration and off-the-charts extract levels. This is not for the faint of heart, or those who lack patience, as it will require 10-15 years of bottle age, and, as previously stated, will keep for 50 or more. There are just over 1,000 cases of the 2010 Le Pavillon, another perfect wine in the constellation of profound wines produced by Michel Chapoutier.
Le vecchie vigne di syrah del Pavillon, che vantano un’età di 90-100 anni, sono situate nella parcella di Les Bessards (4 ettari) caratterizzata da un sottosuolo granitico. Pavillon è il nome di una piccola tenuta di questa parcella. La vendemmia si svolge interamente a mano; le uve sono diraspate e vinificate in vasche di cemento. Solo il mosto fiore viene utilizzato per questa selezione parcellare, che sarà invecchiata per un periodo di 18-20 mesi in botti di rovere (di cui il 30% nuove). Dotato di un intenso e profondo colore rosso dai riflessi violacei, Le Pavillon sviluppa al naso aromi leggermente tostati, accompagnati da note di mora, prugna e liquirizia. Al palato risulta complesso, potente, vellutato ed equilibrato al tempo stesso, e con un finale persistente su note di tabacco e liquirizia. Un vino dall’ottimo potenziale di invecchiamento.
La Masion Chapoutier, senza dubbio uno dei nomi di punta della Valle del Rodano, produce le sue bottiglie più pregiate sotto la denominazione Hermitage. La tenuta si estende su una superficie di 350 ettari, convertiti in agricoltura biodinamica. Attualmente è il più grande vigneto della Francia ad aver adottato questo metodo di coltivazione già dal 1999, anno in cui ha ottenuto la certificazione. Chapoutier è spesso l’ultima azienda della regione a vendemmiare, ciò allo scopo di ottenere una maturità ottimale delle uve. Il know-how aziendale è stato poi esteso ad altri vigneti: in Provenza, nel Beaujolais, a Roussillon, nella Champagne, in Alsazia, in Portogallo e persino nell’Australia del sud. La storia di famiglia ha inizio nel 1808, ma è nel 1879 che vengono definiti i contorni, quando Polydor Chapoutier acquista alcuni ettari di vigne per dar vita ad un’attività di produzione e vendita di vino. Da allora, sette generazioni si sono succedute alla guida della tenuta, fino a Michel Chapoutier. Dal 1996 tutte le etichette sono trascritte in Braille.
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