Celebre per lo straordinario potenziale di invecchiamento dei suoi vini, la tenuta Greppo – il cui nome rimanda ai versanti scoscesi su cui poggiano i suoi vigneti collinari – ha iniziato la sua scalata verso il successo alla fine del XIX secolo. All’epoca, l’attuale proprietario Clemente Santi ottenne un grande traguardo: uno dei suoi Sangiovese fu premiato all’Esposizione Universale di Parigi del 1867. Due anni dopo, il suo Brunello vinse una medaglia d'oro a un concorso locale a Montepulciano.
Oggi, a distanza di diversi anni, i suoi vini sono ancora acclamati a livello mondiale: questa tenuta di 26 ettari sublima il sangiovese, eccellendo nell’arte dell’invecchiamento nella più pura tradizione locale. Il vino riposa tra i 12 mesi (per il Rosso) e i 36 mesi (per la Riserva) in botti di rovere di Slavonia (contenitori da 10 a 140 ettolitri). La tenuta realizza anche un affinamento in bottiglia per ammorbidire ulteriormente i tannini di questo vitigno unico. Ne risultano vini con un'eleganza e una finezza straordinarie.

Proveniente da una denominazione divenuta famosa proprio grazie alla tenuta Biondi-Santi, questo Brunello di Montalcino è un pregiato vino gastronomico con un ottimo potenziale di invecchiamento. Il suo aspetto color rubino sprigiona un bouquet aromatico che rivelerà appieno la sua complessità con il passare degli anni. All’olfatto, ritroviamo soprattutto note di frutti rossi, fiori, tabacco e mentolo, mentre il palato rivela una struttura sublime, raffinata e setosa, che diventerà ancora più elegante con il tempo. Di fronte a questo vino, bisogna armarsi di pazienza e attendere almeno 20-40 anni di riposo in cantina prima di poterlo degustare.