La zona di Mâcon, nel dipartimento Saône-et-Loire, sorge tra le ultime terre della Borgogna a nord e i primi terreni del Beaujolais a sud. Questo nome fa pensare a diverse cose: al politico e poeta Alphonse de Lamartine (“Oggetti inanimati, avete dunque un’anima che si attacca alla nostra anima e la forza di amare?”), al pollo di Bresse e naturalmente ai vini, bianchi, rossi e rosé. Estesi su una striscia di terra di circa 50 chilometri di lunghezza, i vigneti di Mâcon coprono 5.000 ettari.
Il Mâcon bianco, prodotto da chardonnay, nasce dalle vigne che prosperano sui suoli silicei e sabbiosi di questa regione. È un vino affascinante, caratterizzato in gioventù da aromi floreali e fruttati, con note agrumate. I migliori Mâcon al naso presentano aromi più profondi di mandorla e di nocciola, tipici dello chardonnay, valorizzati in alcuni casi da sentori esotici o speziati, vanigliati o boisé, a seconda che siano stati o meno invecchiati in botti di rovere.
I rossi, in minore quantità, sono prodotti da gamay e più raramente da pinot noir. Hanno un carattere vivace e gustoso. Troviamo infine i Mâcon Supérieur (o seguiti dal nome del loro comune di origine) e i Mâcon-Villages, di cui i più conosciuti sono quelli di Lugny, Chardonnay, Azé, Péronne.