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Un delizioso Premier Cru di Pernand, 100% biodinamico. Maggiori informazioni
Questa cuvée proviene da una parcella esposta ad est e piantata nel 1954. Il terreno è profondo e ricco di ferro. “Biodinamica” è la parola d’ordine presso la tenuta Chandon de Briailles, che è stata un vero precursore in materia e oggi ha tutto il vigneto certificato. L’invecchiamento in barrique prevede una piccola proporzione di rovere nuovo per non marcare eccessivamente il vino con gli aromi di legno.
Questa cuvée mostra un colore rosso intenso che preannuncia un bouquet di frutti rossi freschi. Al palato, rotondo e leggermente tannico, si distinguono sfumature di spezie dolci. Consigliamo di conservare questo vino in cantina qualche anno prima di aprirlo: è una delle caratteristiche della tenuta.
Pernand-Vergelesses 1er Cru Les Vergelesses Chandon de Briailles si serve ad una temperatura di 16°C. Si abbina perfettamente con i seguenti piatti: Filet de bœuf richelieu , Oeufs cocotte à la truffe, Poularde à la bourgeoise.
Consumo ideale: A boire jusqu'en 2030
Questa cuvée proviene da una parcella esposta ad est e piantata nel 1954. Il terreno è profondo e ricco di ferro. “Biodinamica” è la parola d’ordine presso la tenuta Chandon de Briailles, che è stata un vero precursore in materia e oggi ha tutto il vigneto certificato. L’invecchiamento in barrique prevede una piccola proporzione di rovere nuovo per non marcare eccessivamente il vino con gli aromi di legno.
Questa cuvée mostra un colore rosso intenso che preannuncia un bouquet di frutti rossi freschi. Al palato, rotondo e leggermente tannico, si distinguono sfumature di spezie dolci. Consigliamo di conservare questo vino in cantina qualche anno prima di aprirlo: è una delle caratteristiche della tenuta.
Situata nel cuore della Côte de Beaune e ripartita su tre comuni celebri per il loro vino (Savigny-Lès-Beaune, Pernand-Vergelesses e Aloxe-Corton), la tenuta fu rilevata nel 1834 dalla contessa Chandon de Briailles, che, come si evince dal nome, apparteneva alla celebre Maison di champagne Moët et Chandon.
Da allora l’azienda rimase nelle mani della stessa famiglia, che si è distinta per aver convertito il suo vigneto alla biodinamica e per aver adottato metodi di invecchiamento in legno con una piccola proporzione di rovere nuovo. Titolari dell’azienda sono oggi il conte e la contessa Aymard-Claude de Nicolay insieme ai loro figli. Dal 2001, Claude e François dirigono congiuntamente la proprietà, Claude con la sua formazione in enologia e François dedita al lavoro in vigna e alla commercializzazione.
I vini sono lavorati seguendo metodi assolutamente naturali, senza utilizzo di zolfo nelle vigne, mentre in cantina ne vengono aggiunte solo piccole dosi di solforosa in base all’annata. Vinificazione mediante gravità, rimontaggio quotidiano, follatura manuale, maturazione in botti... Il risultato sono dei vini ricchi di gusto, profondi, complessi, caratterizzati da una grande finezza, puri e molto seducenti grazie alla morbidezza setosa che si avverte al palato. Le specificità di ciascun terroir e di ciascuna annata si rispecchiano fedelmente in questi vini.
Per maggiori informazioni: Leggere l’articolo del blog relativo alla tenuta Chandon de Briailles
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