Languedoc | Annata 2010
Una notevole tendenza alla siccità, che in questa area diventa un’abitudine, caratterizza quest’annata nella regione Languedoc-Roussillon. Dopo un inverno secco e freddo, seguito da qualche pioggia primaverile, non è più caduta una goccia d’acqua da metà maggio fino alla vendemmia! Le viti coltivate meglio (ovvero la quasi totalità delle tenute biologiche o biodinamiche,) con radici che scendono in profondità nel terreno, hanno fortunatamente evitato lo stress idrico. Gli acini erano in generale molto piccoli , il mosto piuttosto concentrato, con una materia densa. I migliori rossi sono quindi corposi e profumati. I bianchi possiedono densità e tensione. Nessuna denominazione è palesemente migliore o meno riuscita delle altre. Le differenze si notano soprattutto a livello di qualità del lavoro dei viticoltori.