Direzione Sartène, alla scoperta di una tenuta familiare corsa che elabora dei vini di carattere utilizzando principalmente vitigni autoctoni
Nel 1964, Lucinen e Paul Seroin lasciano l’Algeria e posano le loro valigie in Corsica. Qualche anno dopo il loro arrivo decidono di piantare le loro prime viti su alcuni dei ripidi pendii che si abbattano sul Golfo di Propriano e la baia di Tizzano. Le uve della tenuta a quel tempo venivano cedute e vinificate presso una cantina sociale locale.
Inizialmente enotecario, Gilles Seroin, figlio di Paul, nel 1995 decide di riprendere in mano le redini della tenuta familiare e di elaborare le proprie cuvée. Sant’Armettu oggi può vantare di ben 40 ettari vitati sui quali vengono coltivati essenzialmente vitigni autoctoni. Su queste terre dalla conformazione fisica tormentata, vitigni come lo sciacarellu, rimenese, genovese, biancu ghjentile, minustrellu o aleaticu riescono ad esprimere tutto il loro splendore dando vita a vini di carattere ed estremamente ricchi in aromi. Nel 2021, la tenuta ottiene la certificazione biologica e i figli di Gilles, Jeanne e Guillaume, vengono a prestar man forte in azienda con l’unico obiettivo di perpetuare la tradizione familiare.
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