Vini in vendita: Ganevat (domaine)

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Photo d'arrière plan en noir et blanc montrant la lumière du soleil à travers des vignes
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Ganevat (domaine)

Icona dei vini naturali, ambasciatore dei grandi vini dello Jura, maestro di biodinamica, scopritore di terroir, difensore dei vitigni dimenticati e soprattutto viticoltore virtuoso: queste sono solo alcune delle qualità di Ganevat e della sua azienda unica al mondo, i cui vini vanno letteralmente a ruba tra gli appassionati. Da non sottovalutare anche la produzione dei vini assemblati, che meritano anch’essi attenzione e rappresentano una bella introduzione allo stile di Ganevat.

Jean-François Ganevat è l’antico maître de chai (mastro cantiniere) di Jean-Marc Morey a Chassagne-Montrachet. Una volta terminata questa esperienza, nel 1998 decide di tornare nello Jura e di prendere in mano le redini della tenuta di famiglia. Il vigneto oggi si estende su una superficie di 13 ettari e comprende numerosi vitigni, viene coltivato secondo i principi dell’agricoltura biodinamica (senza certificazione) e naturale, e operando una selezione parcellare (la tenuta produce una cinquantina di cuvée). Le vigne, relativamente vecchie e provenienti da selezioni massali, sono tenute con estrema cura. Le rese sono basse e in cantina la vinificazione è estremamente delicata. Alcuni rossi vengono fatti invecchiare all’interno di anfore e raggiungono un livello altissimo. Questa tenuta rappresenta una delle maggiori rivelazioni degli ultimi anni tra i vini dello Jura, e la sua produzione rara è molto apprezzata dagli appassionati.

59
29
72
2950
2012
360
2012
540
2014
68
68
120 (Prezzo di riserva)
80 (Prezzo di riserva)
120 (Prezzo di riserva)
89
3050
Tutti gli indici per: Ganevat (domaine)

L’OPINIONE DELLA CRITICA…

BETTANE & DESSEAUVE

LA REVUE DU VIN DE FRANCE

«Grazie alle basse rese e al notevole lavoro svolto in vigna, i rossi - che vengono sempre più spesso invecchiati in giare di terracotta - hanno raggiunto col tempo dei livelli notevoli, al pari dei bianchi. Vale la pena citare anche il sublime <em>vin jaune</em> e l’insuperabile Les Vignes de mon Père, un savagnin invecchiato dieci anni. Nuove cuvée stanno emergendo, prodotte da vecchi vitigni locali ormai dimenticati...»