Il programma fedeltà iDealwineOfferta fedeltàOttieni dei buoni sconto con i tuoi acquisti!
Château Marquis de Terme 4ème Grand Cru Classé (Cassetta in legno a partire da 6 mg) 2020
13.5%
1.5L
Intensità
Un Margaux molto seducente e aromatico, con un fruttato generoso, corposo e raffinato al contempo. È il vino ideale per accompagnare l'agnello o la selvaggina.
Maggiori informazioniL'invecchiamento in barrique nuove (al 50%) e l'imbottigliamento sono effettuati nella tenuta rispettando la tradizione del Médoc. Marquis de Terme è un Margaux prodotto in stile classico. Il naso è elegante con aromi di ribes nero e lampone. Il palato è ampio, setoso ed elegante. È un vino da degustare idealmente tra i 5 e i 15 anni di invecchiamento.
Presentazione
Château Marquis de Terme 4ème Grand Cru Classé (Cassetta in legno a partire da 6 mg) 2020
La cuvée
L'invecchiamento in barrique nuove (al 50%) e l'imbottigliamento sono effettuati nella tenuta rispettando la tradizione del Médoc. Marquis de Terme è un Margaux prodotto in stile classico. Il naso è elegante con aromi di ribes nero e lampone. Il palato è ampio, setoso ed elegante. È un vino da degustare idealmente tra i 5 e i 15 anni di invecchiamento.
Informazioni sulla tenuta: Château Marquis de Terme
La tenuta deve il suo nome al primo marchese de Thermes, Paul de La Barthe, nato nel 1482. Con il passare degli anni e per varie vicissitudini, alla fine del XVII secolo il titolo ha perduto la «h». A quel tempo, il Marquis de Termes, Roger de Pardaillan de Gondrin, era cortigiano di Luigi XIV. Caduto in rovina, morì nel 1704 senza discendenti maschi. A seguito di diverse vicende familiari, il titolo e la signoria finirono a Francesco III di Péguilhan. Sua moglie gli porterà in dote le terre di Cantenac. Il vino che nasce da questa unione, è citato con il nome di Marquis de Termes nei registri fiscali di Bordeaux a partire dal 1762. Nel 1855 è stato classificato Quatrième Grand Cru. Durante la Rivoluzione, furono costretti a vendere il vigneto. Diversi proprietari si succedettero, tra cui la famiglia Feuillerat che, rovinata dalla crisi del 1929, lo cedette alla famiglia Sénéclauze. La tenuta si estende su 40 ettari. Dal 2009, su iniziativa del nuovo direttore Ludovic David, sono stati intrapresi molti lavori per rinnovare le cantine. L'affinamento in barrique nuove (per il 50%) e l'imbottigliamento si svolgono nello château, secondo la più classica tradizione del Médoc.
