
L’AOC Pomerol
Sulla riva destra di Bordeaux, ci sono due denominazioni che non smettono di far sognare gli appassionati: Saint-Emilion Grand Cru e Pomerol, la più piccola delle due, estesa su meno di 800 ettari. Anche se non esiste una vera e propria classificazione, Pomerol vanta alcuni dei migliori vini rossi al mondo. Questa denominazione non ospita nessun village e altrettanti rari sono gli Château, costruiti per lo più nel XVIII secolo. L’AOC è composta principalmente da tenute di dimensioni ridotte, di una decina d’ettari per le più grandi. Il terroir di Pomerol si distingue per il suo suolo argilloso, attraversato da una vena di argilla blu che ritroviamo anche nella zona di Petrus. Il merlot, presente all’80% nel vigneto, si esprime appieno su questi terreni. Ne risultano vini che coniugano alla perfezione finezza e complessità, con una struttura morbida e vellutata controbilanciata da una bella trama tannica. Piacevoli in gioventù, raggiungono il loro apice dopo qualche anno di riposo in cantina, rivelando talvolta note terziarie di sottobosco e tartufo. Tra i grandi nomi che hanno contribuito alla fama della denominazione, troviamo ovviamente Petrus al primo posto, seguito da altri grandi château, come Château le Pin, Vieux Château Certan, Château Le Gay, Château L'Évangile, Château la Conseillante, Château Clinet, Clos l’Eglise e Château Fayat.















































































