
L'AOC Fleurie
Se tra i 10 cru del Beaujolais dovessimo sceglierne uno per finezza ed eleganza, sarebbe certamente Fleurie, il “Chambolle-Musigny del Beaujolais”. Situato a nord della regione, confina a sud con Chiroubles e a nord con Moulin-à-Vent. Questo cru, considerato il più raffinato del Beaujolais, è particolarmente apprezzato per la sua morbidezza e i suoi aromi floreali. Il gamay, vitigno predominante della regione, si esprime con particolare eleganza grazie ai suoli di granito rosa, presenti sul 90% del territorio. L’AOC annovera anche 13 lieu-dit, tra cui La Madone (la collina che domina la denominazione), Grille-Midi e Les Labourons.
Il nome “Fleurie”, che strizza l’occhio ai sentori floreali del vino, trae ispirazione da Florus, il nome di un legionario romano che, secondo una leggenda, avrebbe vissuto in queste terre. Malgrado non ci siano fonti certe che i Romani abbiano piantato le viti a Fleurie, la coltivazione è attestata fin dal IX secolo. Oggi, il Beaujolais è una regione in piena espansione che continua ad attrarre molti viticoltori talentuosi come Marc Delienne e Grégoire Hoppenot. Tra le tenute che portano alto l’onore della denominazione, citiamo Yvon Métras (con la sua iconica cuvée L’Ultime), lo Château des Jacques, Jean Foillard, il Clos de la Roilette e Yann Bertrand.































































