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Morey Saint-Denis 1er Cru La Forge de Tart Clos de Tart 2016
13%
0.75L
Intensità
Questo vino sofisticato è meraviglioso quando si esprime al meglio, dopo qualche anno di invecchiamento.
Maggiori informazioniLa Forge de Tart è un vino prodotto dalle vigne più giovani della tenuta. Per questo motivo, è un vino morbido e meno concentrato del Clos de Tart. È invecchiato in botti di rovere nuovo di 228 litri, per un periodo di circa 18 mesi. Al naso, questa cuvée esprime aromi di frutti rossi (ciliegia, lampone), di note floreali (viola, rosa) e di liquirizia. Al palato mostra potenza, rotondità, eleganza e un finale persistente. Questo vino è perfetto per accompagnare piatti di carne rossa e selvaggina o formaggi forti.
Presentazione
Morey Saint-Denis 1er Cru La Forge de Tart Clos de Tart 2016
La cuvée
La Forge de Tart è un vino prodotto dalle vigne più giovani della tenuta. Per questo motivo, è un vino morbido e meno concentrato del Clos de Tart. È invecchiato in botti di rovere nuovo di 228 litri, per un periodo di circa 18 mesi. Al naso, questa cuvée esprime aromi di frutti rossi (ciliegia, lampone), di note floreali (viola, rosa) e di liquirizia. Al palato mostra potenza, rotondità, eleganza e un finale persistente. Questo vino è perfetto per accompagnare piatti di carne rossa e selvaggina o formaggi forti.
Informazioni sulla tenuta: Clos de Tart
Situato nel cuore della Côte de Nuits, il Clos de Tart è uno dei cinque Grand Cru del comune di Morey Saint-Denis. È l’unica denominazione della Borgogna a non essere mai stata frammentata dalla sua nascita nel 1141. Dal 1932, i quasi 8 ettari del Clos de Tart e l’omonima tenuta appartengono in monopole alla famiglia Pinault. Nel vigneto, la cui età media è di 50 anni, viene praticata la lotta integrata e le rese sono limitate a 30 hl/ha. L’invecchiamento dura da 18 a 24 mesi e si svolge in botti di rovere al 100% nuove. Nella prima metà del XX secolo, i vini del Clos non erano particolarmente apprezzati dagli appassionati, non offrivano infatti abbastanza ricchezza e concentrazione. A partire dagli anni ’80, sono stati invece fatti importanti sforzi per migliorare la qualità, evidenti soprattutto nelle ottime annate 1985, 1989 e 1990. È stato però l’arrivo del nuovo gestore Sylvain Pitiot, nel 1995, a dare un nuovo slancio alla produzione. Autore di importanti opere sulla Borgogna, in particolare un autorevole atlante dei vigneti della regione, Sylvain Pitiot ha saputo rinnovare l’immagine di questa tenuta producendo annate di straordinaria intensità, finalmente all’altezza della classificazione Grand Cru! La tenuta, trattata secondo i principi di un'agricoltura sostenibile, di recente è entrata in una nuova fase: le vigne sono infatti coltivate con metodi biologici (non certificati).
