Presentazione

Musigny Grand Cru Comte Georges de Vogüé 2022

La cuvée

I Musigny sono noti per la leggendaria eleganza, frutto del terreno di argille rosse meno calcareo rispetto ai vicini. Il Domaine Comte Georges de Vogüé possiede 7,2 ettari sui 10,77 ettari totali di questo Grand Cru. Il disciplinare consente all’azienda di coltivare su 0,66 ettari lo chardonnay necessario a produrre il mitico Musigny bianco, rendendo così il Domaine Comte Georges de Vogüé il produttore dell’unico Grand Cru bianco della Côte de Nuits. Quando è stato necessario ripiantare le vigne, l’azienda ha scelto di declassare tutta la produzione dall’annata 1994 fino all’annata 2014, incluso il Bourgogne blanc. Il Musigny blanc è uno chardonnay unico, senza eguali. Possiede la sostanza e la concentrazione dei grandi vini bianchi di Beaune e l’intensità minerale dei grandi Chablis. Insomma, un vino leggendario.

Informazioni sulla tenuta: Comte Georges de Vogüé

Il Domaine Comte Georges de Vogüé deve la sua fama mondiale al leggendario Grand Cru Musigny, di cui è il principale detentore. Oltre alle vigne ubicate nell’AOC Chambolle-Musigny e a Bonnes Mares, la tenuta possiede infatti il 70% della superficie totale di Musigny. Il Domaine è l’unico, inoltre, che produce vino bianco su questo Grand Cru, secondo i termini previsti dal disciplinare della denominazione. Oggi la proprietà è diretta dalla baronessa Bertrand de Ladoucette, discendente delle numerose generazioni della famiglia de Vogüé. Nel 1986 la proprietaria ha assunto il rinomato enologo François Millet alla gestione operativa dell’azienda, che ha optato per un intervento minimo durante il processo di vinificazione. Ignorando le tendenze del marketing che incoraggiano a produrre vini da bere subito, François Millet cerca invece di ottenere il massimo da ogni vendemmia. Che l’annata si annunci o meno straordinaria, la qualità è sempre la sua priorità. Con i suoi metodi, l’enologo ha garantito un grande successo alla proprietà, oggi tra le più prestigiose di Chambolle-Musigny. Per preservare l’alto livello della produzione, l’azienda declassa le uve provenienti da vigne considerate ancora troppo giovani.