Presentazione

Gevrey-Chambertin Au Vellé Denis Mortet (Domaine) 2003

La cuvée

Negli anni ‘90, Denis Mortet ha preso in mano le redini della tenuta creata dal padre Charles, il quale era riuscito a costruirsi un nome decidendo di non vendere più le uve ad altri produttori. Denis ha cambiato radicalmente la struttura dei vini, donandogli un colore scuro e aromi boisé frutto di intense estrazioni. I vini, moderni e piacevoli, mostravano note boisé a volte eccessive, che nemmeno un periodo di riposo riusciva a smorzare. Alla morte di Denis, il figlio Arnaud è subentrato in azienda. Lo stile dei vini ha subito un’evoluzione verso un uso del legno più delicato e meglio integrato, e i vini hanno acquisito un profilo più vibrante e fresco. Anche se la struttura resta moderna e vellutata, i vini, molto equilibrati, sono eccellenti. Un Gevrey-Chambertin tra i più popolari del comune.

Informazioni sulla tenuta: Denis Mortet

Nata nel 1991 dalla divisione delle terre di Charles Mortet, padre di Denis, l’omonima tenuta occupa oggi l’insieme delle denominazioni del comune di Gevrey-Chambertin, con una produzione annuale complessiva di 55.000 bottiglie. Le vigne sono vecchie, il terroir è molto caratteristico, le rese sono impeccabilmente controllate e le bacche vengono scrupolosamente selezionate a due riprese. Il risultato sono dei vini dall’eccezionale regolarità. Già divenute mitiche, le bottiglie di questo grande viticoltore scomparso prematuramente (Denis Mortet è deceduto nel febbraio 2006) continuano ad incantare il palato degli amanti dei grandi vini della Borgogna.
Il figlio Arnaud ha deciso di portare avanti l’ambiziosa opera del padre. Brillante vinificatore, quest’ultimo ha aggiunto uno stile personale ai vini, che risultano leggermente meno concentrati ma dotati di maggiore eleganza. Egli non parla di estrazione, bensì di “infusione”, per descrivere uno dei metodi di vinificazione a lui più cari.
Si tratta semplicemente di uno dei gioielli della Côte de Nuits che tutti gli appassionati dei grandi vini dovrebbero assolutamente conoscere.

Leggere l’articolo del blog sulla tenuta Denis Mortet