

Côtes du Jura Corail Château d'Arlay 2018
12.5%
0.75L
Intensità
Probabilmente ci troviamo davanti all’unica cuvée prodotta con 5 varietà rosse e bianche dello Jura (pinot noir, trousseau, poulsard, chardonnay, savagnin). Un vino unico nel suo genere, fruttato, delicato e particolarmente salubre.
Maggiori informazioniQuesta cuvée, assemblaggio di cinque vitigni a bacca rossa e bianca (pinot noir, trousseau, poulsard, chardonnay, savagnin), è stata invecchiata per due anni in barrique. All’olfatto, spiccano i suoi aromi di frutti rossi maturi e spezie dolci, mentre il palato si rivela delicato, slanciato, fresco e ampio.
Presentazione
Côtes du Jura Corail Château d'Arlay 2018
La cuvée
Questa cuvée, assemblaggio di cinque vitigni a bacca rossa e bianca (pinot noir, trousseau, poulsard, chardonnay, savagnin), è stata invecchiata per due anni in barrique. All’olfatto, spiccano i suoi aromi di frutti rossi maturi e spezie dolci, mentre il palato si rivela delicato, slanciato, fresco e ampio.
Informazioni sulla tenuta: Château d'Arlay
Lo Château d’Arlay è stato creato alla fine dell’XI secolo ed è considerato il più antico château viticole della Francia. Classificato come monumento storico, lo château fu in passato un convento dell’Ordine dei Minimi. Nel XVIII secolo, la contessa di Lauraguais lo scelse come dimora. Nel 1960, il conte di Laguiche decise di ricreare la tenuta fondata nell’Alto Medioevo dai conti di Chalon-Arlay, Principi d’Orange. Il figlio Alain, responsabile dell’azienda vinicola odierna, pone l’accento su un metodo moderno di vinificazione, accompagnato da un invecchiamento tradizionale in barrique all'interno delle splendide cantine dello château, risalenti al XVII secolo. Alain, a sua volta, col tempo sta lasciando sempre più spazio al proprio figlio Pierre-Armand. Il vigneto si estende su una superficie di circa 22 ettari e annovera diversi vitigni quali pinot noir, trousseau, poulsard, chardonnay e savagnin. Tutte le vigne sorgono in collina, ad un’altitudine compresa tra 200 e 240 metri. Alcune vigne sono relativamente anziane, essendo state piantate nel 1953. Il vigneto è lavorato secondo criteri biologici, pur senza certificazioni. La tenuta rappresenta un’icona dello Jura, e i suoi vini sono assolutamente da non perdere!




