Provenza | Annata 2018
Nonostante il mar Mediterraneo separi di poco le due regioni, la Provenza e la Corsica hanno ottenuto risultati molto diversi nella produzione di vini e la Corsica ha superato la sua vicina, sia per i rossi che per i bianchi.
Il successo corso dipende dalle condizioni climatiche un po’ insolite rispetto agli anni precedenti, nello specifico piogge abbondanti a inizio estate e caldo relativamente moderato. Il risultato è stato che i rossi hanno raggiunto un buon livello di maturità fenolica senza eccessi di alcol. I vini sono probabilmente più leggeri rispetto alle annate precedenti, con tannini fini ed eleganti. I bianchi risultano freschi e equilibrati e con una buona intensità aromatica. Gran parte dei vini migliori, sia rossi che bianchi, è stata prodotta a Patrimonio, ma troviamo buone cuvée anche in altre zone, ad esempio nell’area di Ajaccio (ma non necessariamente nella denominazione Ajaccio).
La Provenza ha avuto risultati meno buoni. Anche qui l’anno è stato più piovoso del solito, ma l’umidità è rimasta fino alla vendemmia. Il risultato è stato che i rossi non sono maturati abbastanza, in alcuni casi sono risultati acerbi e in altri di media struttura. In quest’ultimo caso dovranno essere bevuti più rapidamente rispetto al solito. I bianchi, tranne alcune rare, ottime eccezioni come lo Château Simone e alcuni Bandol, restano di un livello mediocre, in quanto mancano di sostanza e di maturità. In Provenza non sorprende che le cuvée più gradevoli, nonostante l’annata complicata, si trovino a Bandol. Si tratta di vini da degustare giovani e da non lasciare invecchiare troppo a lungo in cantina.







