Nel 2012, Christian Guillot accantona la sua carriera e decide di dedicarsi al mondo del vino. Conosce già Bordeaux perché l'ha visitata spesso durante i suoi viaggi d'affari. Approfittava di questi ultimi per visitare le proprietà e studiare i terroir locali. Alla fine sceglie la denominazione Moulis e acquista 7 ettari di vigne. I suoi figli, Amélie, Caroline e François lo seguono ben presto nell'avventura e fondano il loro primo château: Graveyron Poujeaux. Nel 2015 si presenta una nuova opportunità alla famiglia: lo Château Moulis, di proprietà della famiglia Lasserre, è in vendita. I Guillot decidono di acquistarlo, nonostante i lavori da svolgere sia nella vigna sia in cantina. L'agricoltura è sostenibile e gli erbicidi sono banditi.

Frutto di un'agricoltura sostenibile, lo Château Moulis è un vino dal profilo armonioso, ricco ed espressivo. Ottimo anche da giovane, con l'invecchiamento sviluppa note più complesse di cedro, tabacco e mentolo, senza perdere tuttavia la sua freschezza. Dopo le vendemmie manuali, solo i migliori mosti vengono selezionati e messi in botti di rovere nuove da 500 litri. È in queste botti e in botti più piccole di 225 litri che il vino viene poi lasciato maturare.