Nel 2006, François Pinault (proprietario dello Château Latour e dello Château Grillet) acquista il Domaine René Engel, che ribattezza come Domaine Eugénie in onore del Clos d’Eugénie, una parcella di 0,5 ettari appartenente alla tenuta. Frédéric Engerer, anche lui proprietario dello Château Latour, supervisiona la produzione e vieta l’uso di diserbanti chimici. Il vigneto si estende su 6,5 ettari suddivisi tra Vosne-Romanée, Vougeot e Flagey-Echezeaux. Dal 2010, il Clos d’Eugénie e il Vosne-Romanée Premier Cru si sono convertiti a una viticoltura biodinamica, che a breve verrà adottata in tutta la tenuta. Come di consuetudine, François Pinault ha rilevato una tenuta d’eccezione. Nel corso degli anni, la proprietà è rimasta estremamente modesta in termini di dimensioni, ma molto ambita dagli appassionati. Con 35 anni di carriera alle spalle come professore di enologia all’Università di Dijon, René Engel è stato uno dei protagonisti nella Borgogna vinicola dell’anteguerra, nonché uno dei fondatori della Confrérie des Chevaliers du Tastevin. Nel 1981, la proprietà passa nelle mani del figlio Philippe Engel che introduce diversi cambiamenti nell’azienda e contribuisce a farla figurare tra le migliori tenute della Vosne-Romanée. Philippe scompare però improvvisamente in un incidente nel 2004.

Il Clos de Vougeot ha la particolarità d’essere interamente delimitato da un muro. È il Grand Cru più vasto della Côte de Nuits. Il Domaine d’Eugénie (un tempo René Engel) possiede 1,3 ettari di parcelle situate all’interno del Clos. Il vino regala una straordinaria concentrazione. All’olfatto è molto complesso, con aromi di frutti rossi, cenni di pepe e sfumature di peonia. Al palato è ampio, corposo ma delicato. Raggiunge la piena maturità espressiva dopo un periodo di 10-20 anni.