Louis Trosset, professore di biologia vegetale all’Università di Savoia, ha ereditato 2,3 ettari sui pendii del villaggio savoiardo di Arbin. In questo terreno calcareo, suolo prediletto dal vitigno mondeuse, le vigne sono coltivate con estrema cura e le uve sono raccolte manualmente. Il viticoltore lascia che i lieviti indigeni agiscano al loro ritmo, mentre i periodi di invecchiamento variano dagli 8 ai 12 mesi. Con una produzione limitata a 20.000 bottiglie all’anno, questi vini sono particolarmente ambiti dagli appassionati... E non potrebbe essere altrimenti! In gioventù, potrebbero sembrare un po’ austeri ma riveleranno il loro pieno potenziale dopo qualche anno di invecchiamento, offrendo deliziose note di noci e miele.

Le vigne di mondeuse noire da cui proviene questa cuvée, hanno un’età di trent’anni e sono coltivate ad alberello. Il terroir è costituito dalle terre rosse di Arbin, profonde e ricche di ferro. Le parcelle della tenuta Trosset, situate lungo il fiume Isère a sud di Chambéry, sono ripide e orientate a sud. Questa proprietà poco conosciuta pratica una viticoltura estremamente selettiva e i suoi vini prodotti in piccole quantità sono molto rari.
Da questo vitigno rustico di origine montana nasce un vino corposo, tannico ma equilibrato, dall’intenso color porpora. Gli aromi di frutti rossi, spezie piccanti e violetta dominano la complessa palette aromatica di questo vino tonico.