Tra tutte le perle della Loira, è impossibile non soffermarsi sul Domaine des Poëte, situato nelle discrete denominazioni di Quincy e Reuilly. I Sauvignon di Guillaume Sobre spiccano per la loro perfetta maturità e i loro aromi equilibrati. Oggi, il viticoltore possiede 6 ettari che coltiva secondo principi “ecologici”, con interventi minimi e sempre nel rispetto del benessere dei suoi consumatori. Figlio di viticoltore e cuoco di formazione, Guillaume Sobre ha dimostrato un naturale interesse per l’universo della sommellerie. Animato da una passione per la terra e la natura, decide così di seguire dei corsi di viticoltura ed enologia a Beaune. Successivamente, si stabilisce nella Loira, la sua regione natale, dove rileva alcuni terreni incolti in cui pianta gradualmente le sue vigne mediante selezione massale. Il suo motto “Less is better” (meno è meglio) si riflette nelle scelte adottate in vigna e in cantina. Le rese sono controllate e la coltivazione delle vigne è accurata per lasciare che esprimano appieno il loro terroir e il loro potenziale aromatico. Anche in cantina gli interventi sono limitati: i vini riposano dai 12 ai 18 mesi in vasche o barrique, senza aggiunta di solfiti e trattamenti chimici. L’imbottigliamento è realizzato sei mesi prima della commercializzazione. Per concludere, vorremmo svelare una piccola curiosità. In francese, dovrebbe esserci una “S” finale al nome Poëte... Perché non in questo caso? In realtà, l’appellativo non ha niente a che vedere con il nome "poeta", ma fa riferimento al cognome della bisnonna Esther Poëte…

Guillaume Sorbe è il proprietario del Domaine Les Poëte, una tenuta nel cuore della Valle dello Cher; le sue cuvée, prodotte con interventi minimi, hanno nomi suggestivi che si ispirano ai miti dell’antica Grecia. Odyssée è (finora) l’unico vino rosso dell’azienda, un monovarietale di pinot noir che ci ricorda che questo vitigno nobile non è un’esclusiva della Borgogna.
Si tratta di un’ottima cuvée, delicata, che esprime una palette aromatica leggera e armoniosa dove predominano le note di frutti rossi aciduli, in particolare di ciliegie rosse e more. Al palato rivela un carattere fine e una persistenza che evoca i lunghi anni di attesa di Penelope, la sposa dell’eroe dell’Odissea.