L'Azienda Agricola La Cerbaiola di Salvioni Giulio appartiene alla stessa famiglia da ben tre generazioni. In origine, il nonno Umberto Salvioni produceva vino per il piacere di godersi un buon bicchiere in compagnia degli amici. Questo esperto agronomo ha lasciato il posto al figlio Giulio, che ha scelto di fare un salto di qualità, firmando vini di ottimo livello. La prova tangibile è il suo Brunello della Cerbaiola che è nato nel 1985. Poi, a sua volta, il figlio David, diplomato in agraria, si è occupato della commercializzazione dei vini. Ben presto è stato aiutato dalla sorella Alessia, che si occupa della parte amministrativa e del marketing.
Le vigne della tenuta sono circondate da boschi e si estendono su 4 ettari, caratterizzati dalla presenza di terreni composti da marne, calcare e pietre. I vigneti sono condotti con metodi tradizionali, gestiti con potatura corta, rese volutamente basse (per favorire la maturità e la complessità) e una vendemmia manuale accuratamente selezionata. Così, in alcune annate, il Brunello (la cuvée di punta dell'azienda, più volte premiata dalla critica professionale) non viene prodotto, se l'annata non soddisfa le aspettative della famiglia. In questo caso le uve sono destinate alla produzione del Rosso di Montalcino. Anche in cantina, si seguono pratiche tradizionali e il vino viene invecchiato a lungo (fino a 3 anni) in botti di rovere di Slavonia.

Questa cuvée è un sangiovese grosso in purezza. Il Brunello di Montalcino della Società Agricola Cerbaiona proviene da un vigneto in tre blocchi, piantati rispettivamente nel 1978, 1983 e 2000 e la tenuta, che si estende su 32 ettari, segue i principi dell'agricoltura biologica.
Diego Molinari vinifica questo vino con metodi tradizionali. Infatti, la fermentazione avviene in vasche di cemento con lieviti indigeni. Come previsto dal disciplinare della denominazione, il vino viene invecchiato per 36 mesi in botti di rovere di Slavonia da 20 ettolitri con pochi travasi.
Si tratta di un vino di carattere, ricco di note di frutti rossi maturi e di cacao. I tannini offrono al palato struttura e soprattutto un'eccellente persistenza finale. Si consiglia di servirlo a una temperatura compresa tra i 16°C e i 18°C, avendo avuto la cura di aprirlo una o due ore prima. Si può apprezzare da giovane o, ancora meglio, dopo qualche anno di riposo in cantina. Si consiglia di abbinarlo a un'anatra arrosto con funghi porcini, a un cosciotto di agnello cotto 7 ore o a una costata di manzo alla griglia.