La storia dei vigneti della Borgogna, lunga secoli, è stata segnata senz’altro dall’influenza dei monaci e delle abbazie, ma anche da quella delle corti pontificie, come quella di Avignone, e reali, che hanno contribuito a lungo alla fama dei vini prodotti. Luigi XIV, grande amante dei vini, non nascondeva la sua predilezione per i vini della Romanée. La marchesa di Pompadour aveva provato ad acquistare il vigneto, ma era stata preceduta dal Principe di Conti. Gioielli indiscussi della Côte de Nuits, i vigneti di Vosne comprendono alcuni cru leggendari come la Romanée-Conti o La Tâche. Caratterizzati da ricchezza, finezza, complessità e armonia, i Vosne-Romanée incarnano soprattutto l’eleganza. Sono caratterizzati da una grande morbidezza, sostenuta da tannini abbastanza discreti e da una bassa acidità. Questi vini corposi e dotati di ottima persistenza, sono molto aromatici. In particolare risaltano i sentori di ciliegia, fragola e sottobosco. Uno dei migliori vini della denominazione proviene dal cru in monopole Clos des Réas, situato al confine con la denominazione Nuits-Saint-Georges.