





Vosne-Romanée Leroy (Domaine) 2004
13%
0.75L
Intensità
Questa cuvée potente prodotta da una figura emblematica della Borgogna si ingentilirà con il tempo, esaltando il gusto di piatti di eguale levatura.
Maggiori informazioniPresentazione
Vosne-Romanée Leroy (Domaine) 2004
La cuvée
Se c’è una tenuta che non ha bisogno di presentazioni, è senza dubbio il Domaine Leroy. Autentica leggenda nel mondo del vino incarnata dalla sua energica proprietaria, Lalou Bize-Leroy, questa tenuta spicca grazie a una gestione agronomica biodinamica e alle rigorose vinificazioni che danno vita a vini ricercati in tutto il mondo.
Il pinot noir alla base di questo Vosne-Romanée ha beneficiato di una coltivazione ideale su terreni di marne e calcare e di un clima oceanico con influsso semi-continentale.
La degustazione mette in luce un vino di un bel colore rosso rubino, da cui si sprigionano note di frutti a bacca rossa e nera (ribes, mora, lampone, ciliegia), spezie dolci, pepe bianco cenni floreali di violetta, che con il tempo evolveranno verso sfumature di cuoio e torrefazione. Come avrete intuito, questo vino possiede un carattere assolutamente singolare, una certa potenza che si esprime attraverso una struttura tannica importante e vellutata. Consigliamo perciò di lasciarlo riposare in cantina almeno cinque anni prima di servirlo, dato che in gioventù può risultare leggermente austero. Se amate la selvaggina, potrete servirlo insieme a delle carni tenere come quella di cervo.
Informazioni sulla tenuta: Leroy (domaine)
Il Domaine Leroy fu fondato nel 1868 nel piccolo comune di Auxey-Duresses. Deve la propria fama a Henry Leroy, che iniziò a lavorare nell’azienda di famiglia dal 1919. Nel 1942 acquistò metà del vigneto del Domaine de la Romanée-Conti, tuttora in co-proprietà con la famiglia de Villaine. Nel 1955 gli successe sua figlia Marcelle, soprannominata Lalou, che è ancora alla guida della tenuta e racconta che quando nacque, suo padre le bagnò le labbra con una goccia di Musigny. Tra il 1985 e il 1989, con l’aiuto del suo importatore giapponese, Marcelle Leroy acquisì i vigneti delle tenute Noëllat e Philippe Rémy con l’obiettivo di produrre vini di eccellenza: nacque il Domaine Leroy. Oggi Lalou-Bize Leroy è a capo di uno straordinario patrimonio viticolo che si estende su 22,4 ettari distribuiti su 24 denominazioni. Nessun compromesso sui metodi di viticoltura: le vigne sono trattate secondo i principi dell’agricoltura biodinamica e le rese sono molto basse. Se i vini della maison de négoce sono estremamente apprezzati, i vini della tenuta sono oggetto di un vero culto, e insieme a quelli del Domaine de la Romanée-Conti incarnano l’eccellenza della Borgogna. La fama della tenuta ha oltrepassato i confini della Francia, per questo oggi è molto difficile riuscire a scovare le sue prestigiose bottiglie.
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