



Dom Ruinart Brut Ruinart 1996
12.5%
2.25L
Intensità
Il Brut Rosé millesimato è uno degli champagne più delicatamente profumati (lampone, ribes rosso, note gessose, spezie dolci), ma anche dal sorso vellutato ed elegante.
Maggiori informazioniPresentazione
Dom Ruinart Brut Ruinart 1996
La cuvée
Frutto di un assemblaggio di 80% di chardonnay e 20% di pinot noir, il Dom Ruinart Rosé millesimato è una cuvée di prestigio. La sua particolarità è legata alla selezione dei Grand Cru: gli chardonnay provengono dalla Côte des Blancs (Avize, Le-Mesnil-sur-Oger, Oger, Chouilly) e dalla Montagne de Reims (Sillery, Verzenay) e il pinot noir (vinificato in rosso) dal Grand Cru di Aÿ.
Dopo le vendemmie manuali e la pigiatura, la vinificazione si svolge con una fermentazione in vasche di acciaio inox a temperatura controllata. La malolattica è interamente svolta. Il dosaggio è basso, extra-brut (4 grammi per litro).
Questo assemblaggio, dominato dallo chardonnay, dona allo champagne una notevole freschezza. All’inizio regala delicati profumi fruttati, poi il naso diventa via via più ricco man mano che si scalda. L’insieme è di un’elegante finezza. La complessità e il potenziale aromatico svelati all’olfatto si confermano al palato con un bell’equilibrio tra note di frutti rossi, liquirizia e agrumi. Al palato, esprime un sorso verticale, con una buona lunghezza e grande persistenza.
Informazioni sulla tenuta: Ruinart
Fondata nel 1729, Ruinart è la più antica maison de champagne. Ha sede a Reims e fa parte del gruppo LVMH. Al tempo di Luigi XIV, Dom Thierry Ruinart (1657-1709), monaco benedettino originario della Champagne, viveva nell'abbazia di Saint-Germain-des-Prés, dove gli giungeva l’eco dalla vita mondana di un vino effervescente molto apprezzato dai giovani aristocratici. È lui che incoraggerà suo fratello e suo nipote, rimasti in Champagne, a lanciarsi nell’avventura dello champagne. Vent’anni dopo la sua morte (nel 1729), suo nipote, Nicolas Ruinart, fondò l'omonima maison, la prima maison di champagne della storia.
Ruinart possiede delle straordinarie crayères di gesso, utilizzate come cantine, che fanno parte del patrimonio mondiale dell'UNESCO. La maison è riuscita a preservare la propria indipendenza e a mantenere il suo stile distintivo, uno stile a lungo curato dallo chef de cave Frédéric Panaïotis, tragicamente scomparso nel giugno 2025. Attualmente, è Caroline Fiot che si occupa di portare avanti la tradizione di questa maison.
I vigneti della tenuta si estendono principalmente nella zona della Montagne de Reims. L’approvvigionamento di uve viene poi integrato da alcuni acquisti frutto di un’accurata selezione. Le parcelle storiche di Sillery e Taissy sono coltivate con estrema cura, come dimostra la certificazione Haute Valeur Environnementale ottenuta dalla proprietà. La riduzione dell'uso di additivi chimici è un principio guida nella gestione dei vigneti, così come la scelta di privilegiare le pratiche della viti-silvicoltura, volte a creare un ambiente caratterizzato da una ricca biodiversità attorno ai vigneti.
Caratterizzati da una presenza elevata di chardonnay, “l'anima della maison”, i suoi champagne mostrano tutti un carattere finemente minerale, spesso con note di gesso unite a una tavolozza aromatica fruttata e floreale. Questa personalità, senza nessuna pesantezza, rende i vini particolarmente adatti all’aperitivo. Inoltre, la maison ha giudiziosamente ringiovanito il carattere delle sue cuvées de prestige: Dom Ruinart Blanc e Rosé.
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(Formato bottiglia)




