Presentazione

Puligny-Montrachet 1er Cru Les Perrières Henri Boillot (Domaine) 2023

La cuvée

Fondata dal nonno di Henri Boillot nel 1885, questa tenuta situata a Volnay ha conosciuto una vera espansione verso la metà degli anni ‘70, con l’arrivo di Henri, ma la notorietà vera e propria è giunta a partire dagli anni 2000, con la creazione di una società di négoce. Affiancato dal figlio, Henri produce vini di grande delicatezza e rispettosi del terroir. Eleganza, finezza, tensione e potenziale di invecchiamento sono le parole chiave della tenuta nella vinificazione dei bianchi.
Situato tra Les Clavoillons e Les Referts, questo Premier Cru caratterizzato da un terreno di argilla e calcare molto pietroso e poco profondo dà vita al vino bianco più teso dell’intero comune. La tenuta realizza un'etichetta rispettosa del terroir, in cui la tensione sempre presente è però avvolta da una ricchezza particolarmente piacevole. Un vino eccellente.

Informazioni sulla tenuta: Henri Boillot

Situata a Meursault, la tenuta Henri Boillot è diventata un punto di riferimento di Puligny-Montrachet. Questa tenuta, dal profilo discreto ma rinomata e ben nota agli intenditori, si estende su 19 ettari nella parte meridionale della Côte de Beaune. Da diverse generazioni (più precisamente dal 1885) Henri Boillot produce e invecchia sui migliori terroir della zona una notevole selezione di Cru prestigiosi. La reputazione della tenuta si basa sui suoi Grand Cru della Côte de Beaune, eleganti, vigorosi e magistralmente armoniosi. Sette ettari di vini bianchi divisi tra Puligny-Montrachet Premier Cru (Les Perrières, Les Pucelles, Clos de La Mouchère), Meursault Premier Cru Les Genevrières e Savigny-les-Beaune Premier Cru Les Vergelesses. Oggi è il figlio Henri, Guillaume, che ha preso le redini del vigneto di famiglia e anche della maison de négoce creata nel 1996 solo per i bianchi, e nella quale ogni Premier Cru o Grand Cru è prodotto esclusivamente da un fornitore per preservare l'autenticità del terroir. I bianchi, in generale hanno bisogno un po' di affinamento e migliorano splendidamente con il tempo, in quattro o cinque anni. Ciò è possibile grazie all’applicazione costante e rigorosa dell’agricoltura sostenibile: l'aratura delle vigne (da 8 a 10 passaggi all'anno), la scelta di non utilizzare diserbanti, una limitazione delle rese (40hl/ha in media) e la raccolta manuale effettuata il più tardi possibile. Nel 2005 la tenuta ha unificato il nome con l'acquisto di Jean Boillot da parte di Henri Boillot.