
Chardonnay
Questo vitigno è coltivato in numerosi paesi del Nuovo Mondo, tra cui gli Stati Uniti (in particolare in California), il Cile e il Sudafrica. Tuttavia, è alla Borgogna che si deve la sua origine e fama: è infatti in questa regione che il pinot noir e il gouais sono stati incrociati per dare vita allo chardonnay. Si tratta di un vitigno poco aromatico, cioè con una bassa concentrazione di aromi primari provenienti direttamente dall’uva. A seconda del clima in cui viene coltivato, lo chardonnay sviluppa aromi primari differenti, più o meno maturi: dalla mela verde alla pesca, dall’albicocca all’ananas. Il suo affinamento, che può avvenire, ad esempio, in legno, sui lieviti o in bottiglia, è quindi fondamentale per conferirgli ulteriori caratteristiche organolettiche, come le note di brioche, tostate, di burro o di vaniglia. È uno dei vitigni protagonisti nell’assemblaggio dei più grandi vini della Borgogna e della Champagne: Domaine de la Romanée-Conti, Leroy, Coche Dury, Raveneau, Vincent Dauvissat, Selosse, Salon, Roederer...















































































