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Cornas Terres Brûlées Jean-Luc Colombo 2006 - Lotto di 3 bottiglie - 0
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Asta

Cornas Terres Brûlées Jean-Luc Colombo 2006

SpezieVino gastronomicoVino da invecchiamento

14%

2.25L

Intensità

Un potente assemblaggio derivante da molte parcelle, che riflette la complessità del terroir di Cornas.

Maggiori informazioni
Quantità: 3 bottiglieCommenti: 3 Etichette leggermente rovinate, 3 Etichette macchiateLivello: 3 NormaleProvenienza: privatoIVA detraibile: noRegione: Valle del RodanoDenominazione: CornasProprietario: Jean-Luc Colombo
Maggiori informazioni…
92
logo for noteWineSpectator note
15/20 (2008)
logo for noteBettaneAndDesseauve note
90
logo for noteVinousAntonioGalloni note
Controllato, valutato e certificato da un esperto iDealwine

Presentazione

Cornas Terres Brûlées Jean-Luc Colombo 2006

La cuvée

La cuvée Terres Brulées è un assemblaggio di diversi syrah provenienti da una ventina di parcelle. Alla vista ha un colore rosso granato di bella intensità. All’olfatto esprime note di lampone, liquirizia e caffè. I tannini sono potenti, ma smussati dall'invecchiamento in barrique di circa due anni.

Informazioni sulla tenuta: Jean-Luc Colombo

Jean-Luc Colombo è un uomo appassionato. Sua madre, cuoca marsigliese, gli ha trasmesso sin dall’infanzia il gusto per i piaceri culinari. Questa passione lo spingerà a studiare enologia per scoprire la magia degli abbinamenti cibo-vino. Nel 1984 con sua moglie Anne fonda il “Centre Oenologique des Côtes du Rhône”, un centro di enologia situato a Cornas. Mette la sua esperienza al servizio delle tenute alle quali fornisce consulenze come enologo, nella Valle del Rodano e in Provenza. Nelle loro vigne, Jean-Luc e Anne prestano particolare attenzione al rispetto dell’ambiente e all’autenticità del terroir nel quale lavorano. Per questo hanno bandito pesticidi ed erbicidi, usano il cavallo per l’aratura e hanno piantato piante autoctone intorno alle parcelle per proteggere le vigne dai venti e promuovere la biodiversità. Anche l’irrigazione è bandita, per obbligare la vite a scavare in profondità con le radici e a “soffrire” per ottenere il meglio dai suoli. Nel 2012 hanno avviato il processo per ottenere la certificazione bio e hanno ottenuto il label a partire dall’annata 2015 per alcune cuvée.

Leggi l’articolo del blog su Jean-Luc Colombo

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