

Alsace Gewurztraminer Bollenberg Prestige Valentin Zusslin (Domaine) 2001
12.5%
3L
Intensità
Dire che Valentin Zusslin è salito in cima alla produzione dei vini alsaziani è un segreto di Pulcinella. Sempre più ricercato, è un nome di riferimento da scoprire al più presto!
Maggiori informazioniPresentazione
Alsace Gewurztraminer Bollenberg Prestige Valentin Zusslin (Domaine) 2001
La cuvée
Non tutti amano il Gewürztraminer. Tuttavia, ci sono alcune magnifiche sorprese particolarmente aromatiche, vivaci, ricche e minerali. La tenuta biodinamica di Valentin Zusslin realizza un vino di fascia alta ampio e potente, con deliziose note fruttate e speziate. Sostenuto da una grande freschezza, non è per nulla esuberante e si sposa meravigliosamente con carni bianche al latte di cocco e al curry. Nasce in un terroir molto vocato, connotato da suoli argillosi e calcarei con componenti ferruginose, che gode di una perfetta esposizione rivolta a sud e ad est. Dopo una severa cernita delle uve, la vinificazione avviene in vasca e segue poi un invecchiamento in grandi botti per più di un anno.
Informazioni sulla tenuta: Valentin Zusslin
Partiamo in direzione di Orschwihr, a sud di Colmar, dove la famiglia Zusslin coltiva i suoi 18 ettari di vigne ripartite in 9 varietà tradizionali dell’Alsazia. La tenuta - fondata nel 1691 da Jodocus Cisle, uno dei capostipiti della famiglia - è oggi gestita dai nipoti di Valentin, Jean-Paul e Marie Zusslin, che tramandano con passione il savoir-faire di 13 generazioni di viticoltori. I due hanno ripreso le redini della tenuta nel 2000, facendosi distinguere per la “la loro passione, il loro carisma e la loro attenzione ai dettagli e al lavoro ben fatto” secondo la Revue du Vin de France. Non a caso, la tenuta è stata anche fortemente acclamata dalla critica e dalle guide enologiche.
Il Domaine Valentin Zusslin applica i principi dell’agricoltura biologica (certificata dal 1997) e biodinamica (dal 2000) nei suoi splendidi terroir: Bollenberg, Clos Liebenberg e Grand Cru Pfingstberg. Dall’annata 2012 le vigne sono coltivate con l’aratro e la tenuta si è cimentata anche nell’agrosilvicoltura, installando alveari e trespoli per favorire la diversità delle specie e degli ecosistemi. Una filosofia davvero “esemplare”, secondo la Revue de Vin de France, che si traduce in vini bianchi puri e cristallini, e vini rossi strutturati ideali per l’invecchiamento.




