Presentazione del lotto

Chablis Billaud-Simon (Domaine) 2022

La cuvée

Questo Chablis con denominazione Village è un’ottima occasione per scoprire i vini della tenuta Billaud-Simon, gestita dalla famiglia Faiveley e diventata ormai un’icona intramontabile nella produzione di Chablis. Si dia il caso che il suo vigneto sia stato ribattezzato “La porta d’oro della Borgogna”, come testimoniato anche da questo vino dotato di uno splendido colore giallo dorato. Sarete conquistati dal suo profilo vivace e profumato: all’olfatto ritroviamo le note profumate tipiche dello Chablis, con aromi di pesca, agrumi e banana. Al palato, invece, vanta una struttura rotonda che ricorda la brioche - un aroma tipico dello chardonnay; l’insieme è completato da una dose di freschezza e mineralità dal carattere deciso.
Le uve vengono raccolte a un’ottima maturità, a circa 12/13 gradi. Dopo la fase di selezione in cantina, vengono pigiate in una pressa pneumatica; la fermentazione alcolica dura in media 15/18 giorni, mentre l’invecchiamento circa 9 mesi.

Informazioni sulla tenuta: Billaud-Simon

Il Domaine Billaud-Simon è stato fondato nel 1815 e si estende su 17 ettari, in alcuni dei terroir più belli di Chablis. Comprende quattro dei sette Grand Cru della denominazione (Les Clos, Les Preuses, Vaudésir e Les Blanchots), oltre a quattro Premiers Crus (Montée de Tonnerre, Mont-de-Milieu, Fourchaume e Vaillons). Nel 2014, la tenuta è stata acquistata dalla famiglia Faiveley, desiderosa di espandersi nelle più belle denominazioni della Borgogna, dopo l'acquisizione della tenuta Dupont-Tisserandot a Gevrey-Chambertin. La famosa maison de négoce, le cui radici si trovano a Nuits-Saint-Georges, ha deciso di seguire lo stile di Bernard Billaud con vini precisi, che si contraddistinguono per una bella mineralità.
La tenuta vuole soprattutto valorizzare il sottosuolo unico del Kimmeridgiano, che dona allo chardonnay di Chablis una particolare identità. La maggior parte delle vigne della tenuta ha più di 50 anni e viene curata con il massimo rispetto, senza tuttavia sentire la necessità di certificazioni. Dal 2014 il lavoro sulle singole parcelle è diventato una vera priorità, per mettere in risalto questa ricchezza specificamente borgognona rappresentata dai diversi climat. Tuttavia, la maison non rinuncia ad alcune evoluzioni per quanto riguarda lo stile della tenuta, in particolare per quanto riguarda l’uso di botti di rovere per l'invecchiamento di alcune cuvée.

Leggere l’articolo del blog sul Domaine Billaud-Simon

Caratteristiche specifiche