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Saumur-Champigny Villa Parisienne Bruno Dubois 2018
13.5%
0.75L
Intensità
Una cuvée che trae tutta la sua eleganza e raffinatezza dal cabernet franc.
Maggiori informazioniLa cuvée Villa Parisienne è un Saumur-Champigny Rouge composto esclusivamente da cabernet franc. Il vino è prodotto con le uve di vigne di 50 anni piantate su due parcelle coltivate con metodi biologici (certificazione ottenuta nel 2009) e biodinamici (certificazione Demeter ottenuta nel 2015). Il terroir è a base di argilla e calcare su gesso tuffeau.
Dopo la raccolta manuale, le uve vengono completamente diraspate. La svinatura è effettuata relativamente presto. Durante la vinificazione non è prevista l’aggiunta di solforosa (operazione effettuata solo all'imbottigliamento). In cantina si lavora in modo semplice, con un uso molto limitato di additivi (fermentazione eseguita con lieviti indigeni). Il vino invecchia in giare di terracotta per poco meno di un anno.
Alla degustazione, questo Saumur regala un bouquet armonioso con aromi di frutti maturi a bacca rossa e nera (ribes nero, mora), insieme a note vegetali e minerali tipiche del terroir. Il sorso è vellutato, con tannini eleganti e una buona persistenza. Questo vino può essere degustato subito o dopo 6-8 anni di invecchiamento. Vi consigliamo di servirlo a 16°C con un filet mignon al Porto, del pollo al curry o del manzo alle cipolle.
Informazioni sulla tenuta: Bruno Dubois
Bruno Dubois ha preso le redini del “Domaine Dubois”, proprietà di famiglia dello zio e del padre, firmando la sua prima annata del 2002. Non era però agli esordi, poiché aveva precedentemente fatto esperienza presso grandi produttori (Tour du Bon, Marcel Lapierre,…).
Il passaggio della tenuta all’agricoltura biologica e alla biodinamica è stato certificato rispettivamente nel 2009 e nel 2015 (Demeter). Situato a Saint-Cyr-en-Bourg, la proprietà copre attualmente 11,3 ettari, suddivisi tra 2,5 ettari di chenin e 8,8 ettari di cabernet franc. Le vigne hanno in media 50 anni. Il terreno è argilloso-calcareo e poggia su un substrato di gesso tufaceo. Le vendemmie si svolgono manualmente ed è riservata una particolare cura alla vigna
La vinificazione è condotta con il minimo intervento e il minor numero di additivi possibili. Dopo la diraspatura, le fermentazioni sono avviate solo con lieviti indigeni e non viene utilizzata solforosa durante la vinificazione (solo poca al momento dell’imbottigliamento). L'affinamento viene effettuato in vasche di cemento o in giare. La produzione annua, legata alle condizioni dell'annata, può arrivare fino a 40.000 bottiglie.
Come dice bene lo stesso viticoltore, le sue cuvée sono “più vicino possibile al frutto”. Insomma, vini di terroir, puri, piacevoli e raffinati, creati da un serio artigiano, di una tenuta in ascesa!
