Creato nel 1903, il Domaine Etienne Sauzet produce Montrachet dall’annata 1993. Gérard Boudot, marito di una nipote di Etienne Sauzet, gestisce la proprietà dal 1974 e a metà degli anni ’80 ha notevolmente migliorato la qualità dei vini prodotti. Le basse rese, le vendemmie il più possibile tardive e la vinificazione classica con sfecciatura, che permette un affinamento sulle fecce fini, contribuiscono alla produzione di vini di grande regolarità e finezza esemplare, molto apprezzati dagli appassionati francesi e del resto del mondo. Dal 1989, dopo che la tenuta è stata divisa con altri proprietari, Gérard Boudot gestisce parallelamente un’attività di négoce e acquista dei mosti per completare la produzione mantenendo però sempre un alto livello di qualità. La proprietà si estende su 9 ettari.

Montrachet, insieme a Chevalier-Montrachet, Bâtard-Montrachet, Criots-Bâtard-Montrachet e Bienvenues-Bâtard-Montrachet, è uno dei cinque Grand Cru bianchi della Côte de Beaune, ripartiti tra i comuni di Puligny e Chassagne. Il quintetto compete per il titolo di “miglior vino bianco secco del mondo”. Sono vini che raggiungono l’apice della ricchezza e della complessità aromatica ed una persistenza raramente eguagliata. Quello di Étienne Sauzet viene prodotto dalle vigne più vecchie (65 anni). La tenuta non possiede vigne nel più vasto terroir bianco al mondo, ma acquista i mosti. Invecchiato in botti di rovere su fecce fini per un periodo fino a 12 mesi, beneficia di una vinificazione molto attenta. È un vino molto concentrato per via delle rese limitate. Ricorda molto il Bâtard-Montrachet, meno potente, ma forse dotato di maggiore finezza. Si conserva da 5 a 10 anni.