La tenuta a conduzione familiare Charlot Père et Fils si estende per 4 ettari nella Vallée de la Marne. Spesso, questa tipologia di proprietà rappresenta solamente una “fonte di uva” per le grandi Maison di Champagne; ciononostante l’azienda Charlot produce, generazione dopo generazione, le proprie cuvée d’eccezione per la felicità dei suoi clienti fedeli. Nel 2009, la storia della tenuta prende un'altra svolta: il giovanissimo Pierre Charlot subentra alla nonna Solange che ha continuato a produrre vino fino all’età di 88 anni! Il nipote eredita 4 ettari di vigne esposte a sud nella Vallée de la Marne, una posizione che consente alle uve di raggiungere ottimi livelli di maturità. Il vigneto vanta una predominanza di pinot meunier, a cui si aggiungono le varietà di pinot nero e chardonnay. La filosofia di Pierre Charlot? Produrre uve e vini nel modo più naturale possibile. Su consiglio di un cugino, amico stretto di Pierre Masson (uno dei padri dell’agricoltura biodinamica francese), il giovane decide di coltivare le viti seguendo le orme dei suoi precettori. Impiega lieviti indigeni nella fase di vinificazione e ha iniziato a fare degli esperimenti sull'invecchiamento in legno, procedendo in modo molto pragmatico: sperimenta alcuni tipi di tostatura su un numero ristretto di campioni per studiarne gli effetti, prima di applicarli all’integralità della produzione. Inizia così a isolare alcune parcelle in cuvée che saranno presto disponibili alla vendita. Tra queste, si annoverano uno chardonnay puro e un pinot nero puro dal colore rosato; Pierre Charlot preferisce infatti non impiegare il carbone decolorante, una pratica in uso nella regione. Questo viticoltore talentuoso è stato insignito del premio “futura star della Champagne” dalla "Guide Champagne" 2014 firmata Gault Millau. Questa piccola tenuta produce champagne d’eccezione con un ottimo rapporto qualità-prezzo.

Questo rosé rilascia all’olfatto delicati aromi di frutti rossi e agrumi. Al palato, si rivela ampio e armonioso.