Alex Foillard, figlio di Agnes e Jean Foillard, come potete immaginare è stato nel mondo del vino fin dalla sua infanzia. Dopo gli studi in enologia e un’esperienza presso Prieuré Roch, è tornato nella natia terra del Beaujolais. Ha creato la sua tenuta nel 2016, su 2,5 ettari nel terroir di Brouilly e di Côte de Brouilly.
Seguendo le orme del padre, svolge un meticoloso lavoro in vigna, per ottenere uve pregiate e con una maturazione ottimale. La vinificazione si svolge secondo la tradizione del Beaujolais, con macerazione carbonica della durata variabile da 10 giorni a 3 settimane. Il suo approccio è basato sul minimo intervento, in modo da rimanere il più fedele possibile al terroir. La gestione agronomica è certificata biologica dal 2005. Alcune vigne hanno un’età compresa tra i 30 e i 50 anni. Il vino non è filtrato e viene utilizzata poca solforosa (solo all'imbottigliamento). Le tre cuvée rosse della tenuta declinano il gamay in una produzione annua di circa 12.000 bottiglie. Alex Foillard è senza alcun dubbio, uno dei simboli della nuova generazione di viticoltori del Beaujolais.

Nel 2015 Alex Foillard decide di abbandonare il suo ruolo da impiegato nella tenuta del padre Jean Foillard, per installarsi à Broully su un appezzamento di soli 3 ettari. Gli insegnamenti del padre e la sua filosofia enologica lo portano a seguire i metodi tradizionali del patrimonio familiare: le vigne sono coltivate secondo i principi dell’agricoltura biologica senza l’uso di pesticidi, mentre in cantina i trattamenti chimici sono ridotti al minimo per lasciare esprimere appieno la palette aromatica delle uve e del terroir.
Questa denominazione è uno dei 10 cru del Beaujolais e si trova tra i dipartimenti del Reno e della Saona e Loira. Qui i rossi sono accessibili, fruttati e armoniosi. I vini di Jean Foillard non fanno eccezione alla regola, rendendo omaggio alla tradizione paterna del viticoltore.