Quando si ha l’occasione di visitare il complesso delle strutture della Maison Albert Bichot, ancor prima di assaggiarne i vini, si hanno già tutti gli elementi per maturare un’impressione positiva! Questo è dovuto a due motivi principali: la personalità aperta, diretta e spiritosa di Albéric Bichot (che conosce anche tutte le sfumature dei terroir e della gente della Borgogna!) e uno straordinario patrimonio di edifici storici, utilizzati sia per il lavoro quotidiano di vinificazione, che per eventi di prestigio.
Albéric Bichot ha acquisito numerose parcelle, portando l’estensione complessiva dei vigneti della tenuta a 100 ettari. Tra le molte proprietà ricordiamo: Clos Frantin e Château-Gris nella Côte de Nuits, il Domaine du Pavillon e il Domaine Adélie nella Côte Chalonnaise, il Domaine Long Depaquit a Chablis e il Domaine de Rochegrès nel Beaujolais. I vini della Maison Albert Bichot possiedono la certificazione biologica. La tenuta continua anche la sua attività di négoce, acquistando uve accuratamente selezionate. Tutti i vini sono vinificati a Beaune sotto la supervisione del talentuoso Matthieu Mangenot.
Negli ultimi decenni, la maison ha intrapreso una nuova strada, lavorando con grande attenzione sulla qualità dei suoi vini: Le cuvée prodotte direttamente con le vigne delle tenute di proprietà della maison e quelle frutto dell’attività de négoce, sono tenute separate. Il lavoro in vigna e in cantina viene svolto con la massima cura, in modo che sia più naturale possibile. Le uve sono vinificate in una cantina con standard di alta qualità, situata nel cuore di Beaune. Albéric Bichot ha dato alla sua maison un nuovo impulso, che sta dando ottimi frutti.
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Se c’è un nome che più di ogni altro stimola l’immaginazione degli amanti dei grandi vini, è senza dubbio La Romanée, una parcella la cui fama non conosce confini. Coltivata già mille anni fa dai monaci di Cluny e di Cîteaux, la Romanée presenta una pendenza marcata (circa il 12% di dislivello) e terreni calcarei fortemente argillosi.
Questo vino rosso fiammante esprime tutta la complessità del pinot noir coltivato su un terroir eccezionale. Il brillante colore rosso rubino assume sfumature granata dopo qualche anno di evoluzione in bottiglia. Il bouquet, ampio e complesso, mostra un bell’equilibrio di aromi di piccoli frutti a bacca nera (ribes, mora), frutti a bacca rossa (ciliegia, fragola), sfumature di violetta e spezie. Con il tempo si percepiranno note evolutive tipiche di questo vitigno: sottobosco, tartufo e selvaggina. Suadente e delicato, il corpo potente e schietto di questo vino di alta gamma regala al palato una vera sinfonia.
Gli appassionati più impazienti potranno aprire la bottiglia dopo dieci anni, ma i più saggi sapranno attendere almeno vent’anni (e fino a 30) prima di organizzare una degustazione esclusiva tra intenditori, apprezzando questo eccezionale vino in tutta la sua maestosità.