Nel 2008 Thibaud Boudignon, ex judoka agonistico, decide di mettere da parte il suo amore per lo sport per dedicarsi a un’altra passione: quella per i vini. Prima di stabilirsi a Savennières, a sud di Angers, parte alla volta di Bordeaux per gli studi e della Borgogna per imparare le basi del mestiere. Apprezzato dai critici per la precisione e la personalità dei suoi vini, Thibaut Boudignon è un viticoltore che impara molto velocemente.
La sua tenuta di quasi 5 ettari è situata sull’altipiano di scisti della denominazione. Qui le vigne, risalenti agli anni ‘90, godono di un’esposizione perfetta.
In cantina, le vinificazioni sono effettuate con metodi naturali e i periodi di invecchiamento sono equilibrati. Questo viticoltore eccelle nel regno dello chenin, e produce vini di una straordinaria purezza e una mineralità sorprendente. Molti di essi, considerati tra i vini bianchi più pregiati, possono conservarsi tranquillamente per più di dieci anni.
Come se non fosse abbastanza, Thibaud Boudignon è anche responsabile e gestore del Domaine de la Soucherie, situato nel cuore del Layon nell'Anjou.

Questo Anjou bianco proviene da un terreno poco profondo, composto da sabbia, scisto e arenaria. La tenuta coltiva le sue uve chenin secondo i principi biologici, con una raccolta manuale e una vinificazione di un anno in barrique. Alla degustazione scopriamo un vino bianco complesso caratterizzato da aromi di agrumi, frutta candita e fiori, nonché note terziarie (sentori tostati). Al palato bilancia alla perfezione mineralità e ricchezza, e suggerisce un ottimo potenziale di invecchiamento.