Il Domaine de L'Octavin è una tenuta che è nata nel cuore degli anni 2000, nel 2005 per essere più precisi. Laureati in enologia e figli di viticoltori d’Arbois, Charles Dagand e Alice Bouvot, gestiscono la loro proprietà con talento. Entrambi hanno la particolarità d’essere appassionati di musica, motivo per cui, ognuna delle cuvée ha un nome legato a questo universo. Prima di lanciarsi nel mondo del vino, Alice studiava violoncello e pianoforte al conservatorio di Besançon. In seguito si è infilata gli stivali per intraprendere il percorso in viticoltura ed enologia a Bordeaux e Digione. È stato durante i suoi studi che ha messo a fuoco le affinità che potevano esistere tra la musica e il vino. Ai suoi occhi il vino è, come la musica, una questione d’istinto, d’emozione e improvvisazione. Prima d’incontrare Charles Dagand, Alice ha fatto esperienza in diverse aree vitivinicole del mondo. Poi ha deciso con Charles di intraprendere quest’avventura nel Jura che è la loro regione natale. Inizialmente le vigne si estendevano su soli due ettari, prima di raggiungere gli attuali sette. I terreni sono composti da marne e calcare, le vigne si trovano su pendii esposti a sud e sono coltivate secondo principi biodinamici, con certificazione ottenuta nel 2010. In cantina il lavoro si svolge con il minimo intervento possibile. L'idea è di accompagnare semplicemente l'uva nella sua trasformazione in vino.

Un piccolo capolavoro firmato da Alice Bouvot, proprietaria del Domaine de l’Octavin nello Jura. Questa viticoltrice con l’animo da musicista intravede un legame profondo tra l’universo della musica e quello del vino. Entrambi devono essere guidati da passione, istinto, emozione e improvvisazione. È da questo concetto che nasce la cuvée Brutal, un savagnin in purezza macerato.
Questo pregiato vitigno locale è stato coltivato secondo i principi biodinamici ed è cresciuto su un terreno di calcare e marne grigie. Partendo dall’idea che le uve devono essere semplicemente accompagnate nel processo di vinificazione, il lavoro in cantina si svolge con un intervento minimo e non prevede l’utilizzo di solfiti.
La degustazione rivela un vino di colore giallo intenso, da cui si sprigiona un bouquet aromatico generoso. Si avvertono sentori di agrumi, scorza d’arancia, frutti a polpa gialla e frutta secca come mandorla e nocciola fresca. Consigliamo di servire questo vino insieme a piatti di carattere come una blanquette di salmone, uno stufato d’agnello o patate bollite con curry e latte di cocco. Un vino per intenditori.