Viticoltore dal profilo riservato ma cha lavora con grande passione, Philipe Bornard, ha deciso solo nel 2005 di produrre il suo vino con una propria etichetta e di non conferire più alla cooperativa locale. Il padre Overnoy, che non ha bisogno di presentazioni nella regione, diceva di lui che produceva il miglior vino senza etichetta che conoscesse.
Il gran numero di cuvée che realizza oggi è interamente prodotta all'interno della denominazione "Vin de France". Gli stili sono diversi e vari, dal vin jaune al “pet 'nat'”, passando per i bianchi ouillés. Non passa anno senza che Philippe Bornard sperimenti qualcosa di nuovo. I vini sono addizionati con pochissima solforosa, solo per evitare delle brutte sorprese durante la loro degustazione.
Per quanto riguarda il terroir, le vigne sono coltivate su marne grigie, rosse, blu e scisti venate di argilla. I sette ettari della tenuta sono gestiti in regime di agricoltura biologica dal 2005 e certificati ecocert dal 2013.

Annie e Philippe Bornard coltivano 11 ettari di vigne a Pupillin, una delle più prestigiose denominazioni dello Jura (Côtes du Jura, Arbois, Trousseau e Savagnin). Seguendo le orme del padre, dal 2013 Tony Bornard è a capo di questa tenuta che rappresenta uno dei punti di riferimento dello Jura. Seguace di lunghi invecchiamenti e di vinificazioni naturali, la tenuta Bornard ha saputo imporsi con sincerità nel panorama del territorio grazie a vini di grande purezza, tanto rossi quanto bianchi, e oggi non smette di emozionare appassionati e intenditori. Niente di più facile quando hai come vicino Pierre Overnoy, uno dei viticoltori più celebri dello Jura.
Realizzato con uve savagnin, questo Vin Jaune rivela aromi intensi con sentori di frutta secca a guscio. Un vino ossidativo connotato da decise note di torrefazione e curry. Al palato conserva una bella acidità e regala un finale complesso. Vino da invecchiamento per eccellenza, va lasciato riposare in cantina per almeno 10-15 anni.